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Stamina: secondo il Garante violata la privacy dei bambini malati

Mentre sono riprese le infusioni con il metodo Stamina agli Spedali di Brescia il Garante per la Privacy riporta l'attenzione sull'immagine violata dei minori

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.07.2014

Secondo il presidente dell’autorità Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, in merito alle vicende legate al metodo Stamina, la privacy dei bambini malati è stata violata, perchè la loro immagine è stata utilizzata strumentalmente per favorire o attaccare il metodo.

“Il profilo che oggi approfondiamo riguarda quanto, in questo conflitto, siano stati coinvolti minori, per giunta malati, la cui immagine è stata utilizzata strumentalmente per ‘mobilitare le coscienze’; per sensibilizzare, cioè, l’opinione pubblica rispetto ad esigenze diverse: la promozione di quel metodo o – nel caso dei filmati diffusi dagli stessi genitori – la rappresentazione del dramma vissuto dai loro bambini. In un caso come nell’altro sono stati violati la dignità e il diritto del minore a non vedere esibita la propria infermità”. Antonello Soro ha parlato in audizione alla commissione Sanità del Senato sul caso Stamina.

Stamina

Soro ha ribadito come il rispetto della privacy di un bambino nel caso di divulgazione di dati sanitari dovrebbe essere assoluta. “Se, infatti già rispetto agli adulti il codice deontologico dei giornalisti impone massima cautela nella divulgazione di dati sanitari, nel caso dei minori la cautela diviene un divieto tendenzialmente assoluto. Se questi principi mirano a tutelare il minore rispetto a un’attività informativa non rispettosa della sua dignità, essi valgono a fortiori rispetto all’informazione on-line, che presenta rischi incomparabilmente maggiori per le infinite possibilità di decontestualizzazione, riutilizzo ed estrapolazione dei dati e delle immagini. Dalla divulgazione della sua immagine in rete un bambino, anche quando non subisca direttamente abusi, subisce certamente una violazione della propria dignità: del proprio diritto a non essere sfruttato per fini che lo trascendano, e lo trascende anche la campagna volta a promuovere una cura che, pure, nelle intenzioni dei genitori, dovrebbe applicarglisi”.

Intanto presso gli Spedali di Brescia sono riprese le infusioni di cellule trattate con il metodo Stamina, dopo che i giudici hanno ordinato cure compassionevoli su piccoli malati.

La prima è avvenuta su un bambino siciliano malato di distrofia di Duchenne. Ausiliario del giudice di Trapani che ha ordinato la cura è il presidente dell’Ordine dei medici di Trapani, Giuseppe Morfino. E’ stato lui a dare la notizia che l’infusione è avvenuta, una parte endovena e una parte intramuscolo. Il bambino ora resterà sotto osservazione. Insieme a Morfino hanno operato anche il vicepresidente di Stamina foundation, Marino Andolina, e la biologa di Stamina Erica Molino, entrambi indagati insieme al presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni. Le infusioni sono continuate anche su Federico, un bambino di Fano affetto dal morbo di Krabbe.

Secondo Andolina il bambino “E’chiaramente migliorato, abbiamo fatto sia l’endovena che l’endorachidea, è andato tutto bene. Si fa molta più fatica a riempire le carte che non a fare l’iniezione. Per il momento sta andando tutto bene, non abbiamo trovato ostacoli. Speriamo continui così anche per i prossimi due pazienti che hanno ottenuto una sentenza”.

E’ infatti in attesa di infusione dopo l’ordinanza del giudice una bimba della Provincia di Chieti.

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  • Arty Uro scrive:

    “Si fa più fatica a compilare i documenti che…” ma Andolna cosa crede di curare, delle capre?