Secondo una nuova review della Cochrane Collaboration pubblicata sul British Medical Journal il Tamiflu, il medicinale che venne acquistato durante l’epidemia di suina e aviaria per miliardi di euro in tutto il mondo fra il 2006 e il 2009 sarebbe efficace quanto il paracetamolo. Gli scienziati riportano che non c’è nessuna prova che il medicinale sia in grado di curare l’influenza, nè tantomeno di impedire il contagio fra le persone. La ricerca smaschera quella che potrebbe rivelarsi una grande truffa di Big Pharma a danno dei Governi e dei cittadini.
Tamiflu (il farmaco antivirale oseltamivir) riduce i sintomi di influenza in mezza giornata, ma non vi è alcuna prova concreta che riduca i ricoveri in ospedale o le complicazioni dell’influenza, questo è quello che emerge dalla revisione della Cochrane Collaboration, la rete indipendente di ricerca sanitaria globale.
Inoltre le sperimentazioni cliniche confermano un aumento del rischio di soffrire di nausea e vomito e un aumento del rischio di mal di testa, di disturbi psichiatrici e di eventi renali. In più non è provato che il farmaco possa ridurre il rischio di contagio fra le persone. Il Tamiflu è prodotto dalla azienda farmaceutica svizzera Roche, secondo la quale la Cocherane riview è imprecisa e inaffidabile.
Nel 2005 il presidente degli Stati Uniti George W. Bush stanziò 1,4 miliardi per acquistare farmaci antivirali. 2,3 milioni di dosi la Svizzera, 5,4 milioni il Canada, 13 milioni la Francia, 40 milioni la Gran Bretagna spendendo £ 424.000.000. L’Italia acquistò 6 milioni di confezioni.
La stragrande maggioranza di quei medicinali non furono utilizzati e sono ad oggi scaduti.
Ma questa è solo una parte della storia. Si deve aggiungere che, come riporta Repubblica.it “il brevetto del farmaco è stato dal 1997 al 2001 della società Gilead, il cui presidente era Donald Rumsfeld, segretario di Stato americano dell’amministrazione Bush dal 2001 al 2006: Rumsfeld mai ha lasciato il pacchetto di azioni Gilead e tutt’oggi riceve il 22 per cento dei profitti derivanti dalla vendita del Tamiflu.”
Oggi inoltre, come riporta un’inchiesta dell’Espresso, si sospetta che i virus venissero spediti di paese in paese per essere modificati appositamente per creare delle pandemia. Ilaria Capua, virologa di fama internazionale, deputato di Scelta civica è indagata per associazione a delinquere, insieme ad altre 38 persone.
La storia puzza ancora di più perchè ai ricercatori non fu concesso l’accesso ai dati. Ecco cosa spiega la dottoressa Fiona Godlee, Direttore del BMJ: “Questa recensione è il risultato di molti anni di lotte per accedere e utilizzare i dati , che erano inediti e persino nascosti alla vista. Questo evidenzia con certezza che le decisioni future per l’acquisto e l’uso di farmaci, soprattutto su scala di massa, devono essere basate su un quadro completo di prove, sia edite che inedite Abbiamo bisogno dei dati completi di studi clinici messi a disposizione per tutti i farmaci attualmente in uso. Abbiamo bisogno dell’impegno delle organizzazioni e delle aziende farmaceutiche per rendere tutti i dati disponibili, anche se questo significa andare indietro di 20 anni. Altrimenti rischiamo un’altra reazione istintiva per una potenziale pandemia. E possiamo davvero permettercelo? “
Il dottor Tom Jefferson, il dottor Carl Heneghan e il dottor Peter Doshi, tutti autori della revisione hanno dichiarato: “L’approvazione e l’uso dei farmaci non possono più essere basati su informazioni distorte o mancanti. Rischiamo troppo per la salute della nostra popolazione e per l’economia. Invitiamo le persone a non fidarsi solo delle decisioni dei politici, ma a verificare le informazioni da se stessi.”
Il mio non vuole essere un commento su questo. Ma un ringraziamento a GAIANEWS per gli articoli interessantissimi che pubblica