Sono più di quanti stimati finora i bambini che nel mondo sono affetti da tubercolosi. Lo afferma una ricerca pubblicata sulla rivista The Lancet Global Health.
La tubercolosi (TBC) è una malattia infettiva causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis o bacillo di Koch, dal nome del medico tedesco che lo scoprì nel 1882. Nella maggior parte dei casi l’infezione interessa i polmoni e si trasmette attraverso goccioline di saliva, colpi di tosse e starnuti. Nonostante i progressi farmacologici, oggi la tubercolosi rimane una delle principali cause di morte in tutto il mondo, specialmente nelle aree sottosviluppate del continente africano e di quello asiatico. I gruppi più vulnerabili sono rappresentati da coloro che vivono in condizioni di povertà o senza fissa dimora, migranti, minoranze etniche e dalle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti.
Una nuova ricerca, pubblicata su The Lancet Global Health, ha rilevato che oltre 650mila bambini sviluppano la tubercolosi, ogni anno, specialmente in 22 Paesi in cui la malattia è fortemente presente, quasi il 25% in più rispetto al numero totale di nuovi casi in tutto il mondo stimati dall’OMS nel 2012. L’indagine inoltre mostra che 15 milioni di bambini sono esposti a tubercolosi e circa 53 milioni vivono con l’infezione latente che può progredire a tubercolosi attiva in qualsiasi momento.
“I nostri risultati evidenziano che c’è ampio spazio per la prevenzione con la terapia antibiotica per 15 milioni di bambini di età inferiore ai 15 anni che vivono nelle zone a rischio” spiega l’autore principale Peter Dodd della University of Sheffield, Regno Unito. “Un uso più ampio della terapia con isoniazide per questi bambini come misura preventiva, probabilmente ridurrebbe notevolmente il numero di coloro che sviluppano la malattia.”
I risultati dello studio mostrano che circa 7,6 milioni di bambini di età inferiore ai 15 anni in 22 Paesi (Afghanistan, Bangladesh, Brasile, Cambogia, Cina, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, India, Indonesia, Kenia, Mozambico, Myanmar, Nigeria, Pakistan, Filippine, Russia, Sud Africa, Tailandia, Uganda, Tanzania, Vietnam, e Zimbabwe), sono stati infettati dal Mycobacterium tuberculosis nel 2010, e di questi circa 650.000 hanno sviluppato la malattia. L’India inoltre aveva di gran lunga il più alto carico di TBC per quanto riguarda l’infanzia, pari al 27% del carico totale in questi Paesi.
Sono tanti i casi di tubercolosi in tenera età (65%) che non vengono diagnosticati e ciò suggerisce che servono maggiori forme di controllo della malattia mirate proprio verso i più piccoli che altrimenti diverranno adulti malati.
Una notizia confortante arriva però da un altro recente studio. Gli immunologi del Max Planck Institute for Infection Biology a Berlino hanno infatti dichiarato che presto ci saranno importanti progressi nella lotta contro la Tbc grazie ad un vaccino in fase di sperimentazione clinica, la cui efficacia sarà presto testata.
Una politica sbagliata portera’ l’Italia a severe ripercussioni sulla nostra salute duvute all’ingresso sproporzionato degli extracomunitari.