Il sito Forbes.com ha anche provato a calcolarne il valore, che ovviamente è un numero seguito da una trentina di zeri: è il pianeta di diamante, che dista dalla Terra ‘appena’ 40 anni luce e che è costituito da almeno il 30% di carbonio cristallizato, appunto sotto forma di diamante.
Naturalmente si tratta di un’assunzione teorica basata sull’alta concentrazione di carbonio – deducibile dallo spettro elettromagnetico – e dall’altissima temperatura superficiale, condizioni necessarie per la creazione del rarissimo cristallo, il materiale più duro che si conosca. La scoperta arriva da una nuova ricerca condotta da scienziati dell’Università di Yale, che suggerisce la presenza di un pianeta roccioso due volte la dimensione della Terra che orbita intorno alla stella 55 Cancri.
“Questo è il nostro primo assaggio di un mondo roccioso con una chimica fondamentalmente diversa dalla Terra”, ha detto il ricercatore Nikku Madhusudhan, un ricercatore post-dottorato in fisica e astronomia presso l’Università di Yale. “La superficie di questo pianeta è probabilmente coperta di grafite e diamanti, piuttosto che di acqua e granito come qui sulla Terra.”
Lo studio è stato accettato per la pubblicazione sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
Il pianeta – chiamato ’55 Cancri e’ – è una super-Terra (ha un raggio doppio della Terra e una massa otto volte maggiore) ed è uno dei cinque pianeti in orbita attorno ad una stella simile al Sole, 55 Cancri, che si trova a 40 anni luce da noi ed è visibile ad occhio nudo nella costellazione del Cancro.
Il pianeta orbita attorno al suo sole ad una velocità elevatissima – il suo anno dura appena 18 ore, a differenza di 365 giorni terrestri. E’ anche incredibilmente caldo, con una temperatura di circa 2.100 gradi, hanno detto i ricercatori.
Il pianeta è stato osservato per la prima volta l’anno scorso, grazie al suo transito di fronte alla sua stella, e questo ha permesso agli astronomi di misurare il suo raggio. Queste nuove informazioni, combinate con la stima più recente della sua massa, hanno permesso a Madhusudhan e colleghi di calcolare la sua composizione chimica, utilizzando modelli al computer che simulano la sua struttura interna e calcolando tutte le possibili combinazioni di elementi e composti che producono tali caratteristiche.
Gli astronomi avevano precedentemente scoperto che la stella ospite possiede più carbonio che ossigeno, e Madhusudhan e colleghi hanno confermato che ci sono notevoli quantità di carbonio e carburo di silicio, e una quantità trascurabile di ghiaccio d’acqua.
Contrariamente alle assunzioni precedenti, secondo cui il pianeta ’55 Cancri e’ avrebbe dovuto avere una notevole quantità di acqua surriscaldata, Madhusudhan ha detto che il pianeta possiede invece pochissima acqua, e sembra essere composto principalmente da carbonio (sotto forma di grafite e diamante), di ferro, di carburo di silicio e, forse, alcuni silicati. Lo studio stima che almeno un terzo della massa del pianeta – l’equivalente di circa tre masse terrestri – potrebbe essere costituita da diamante.
“Al contrario, l’interno della Terra è ricco di ossigeno, ma estremamente povero di carbonio – meno di una parte per migliaia della sua massa,” ha detto il co-autore e geofisico presso Yale Kanani Lee.
L’identificazione di una super-Terra ricca di carbonio significa che ci possono essere grosse differenze nella composizione chimica di pianeti rocciosi anche dalle dimensioni paragonabili a quelle della Terra, ha detto Madhusudhan. La scoperta offre anche nuovi spunti per lo studio dei processi geofisici e geochimici in pianeti alieni delle dimensioni paragonabili a quelle della Terra. Un pianeta ricco di carbonio potrebbe influenzare l’evoluzione termica del pianeta e la tettonica a placche, ad esempio, con implicazioni sul vulcanismo, sull’attività sismica e nella formazione di delle catene montuose.
“Le stelle sono semplici – data la massa di una stella e la sua età, si può conoscere la sua struttura di base e la sua storia evolutiva”, ha detto David Spergel, professore di astronomia e astrofisica cattedra di scienze all’Università di Princeton, che non è un co-autore dello studio. “I pianeti sono molto più complessi. Questa ‘super-Terra di diamante’ è probabilmente solo un esempio delle diverse composizioni che possiamo trovare là fuori ad attenderci, mano a mano che proseguiamo con l’esplorazione dei pianeti che ruotano attorno a stelle nei pressi del nostro Sole.”
Il problema attualmente insormontabile è la distanza: 40 anni luce significa 3,7844*10^14 km (http://it.wikipedia.org/wiki/Anno_luce) e la velocità massima per un oggetto costruito dall’uomo, a oggi, è di 70,2 km/s (http://it.wikipedia.org/wiki/Sonde_Helios). Quindi significa che solo con queste considerazioni base senza aggiungere altre difficoltà, si impiegherebbero la bellezza di quasi 170944 anni per coprire questa distanza… :)
giaaa che voglia di andar li. …
Basterebbero un 100 kili di diamanti e sei a posto! !! Io nonsono avido :))
Pero dai se fossi Abramovich e avessi un fraco di schei investirei in una missione.. Pero e impossibile secondo me.. 1. Xche la temperatura e bestiale 2000 gradi… E assurdo. Nessuna tuta ti potrebbe proteggere.
2 come ce scritto un anno del pianeta dura 18 ore. .quindi gira molto veloce..quindi sara difficile lavoraci e atterrare sopratutto!!
Il problema è tornare indietro con il bottino!!!
Speriamo che se si potra raggiungere in futuro
CANCRI 55 non ci siano dei politici Italiani
fra gli astronauti
ironia scientifica
parto subito in 500 per 55 cancri.