Gaianews

Nuovo studio sugli asteroidi ne scopre due piccoli e vuoti

Da una missione tecnologica ad una ricerca scientifica, i cacciatori di asteroidi della NASA aprono un nuovo campo di studi sul nostro universo

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 20.06.2014

Una missione della NASA sugli asteroidi prevede di mettere un piccolo asteroide su un’orbita, agganciarlo ed esplorarne la composizione. Si tratterebbe di un momento di passaggio importante verso le prime missioni umane su Marte. Ma studiando gli asteroidi per questa missione due ricercatori della  Northern Arizona University, David Trilling e Michael Mommert, hanno scoperto particolari inattesi sulla natura di alcuni piccoli asteroidi che hanno aperto un fronte di ricerca scientifica finora poco esplorato.

L’asteroide in questione,  2011 MD,  è stato studiato grazie alle funzionalità a infrarossi del telescopio spaziale Spitzer per determinarne la dimensione, che deve essere piccola perchè un asteroide possa essere ritenuto idoneo per una missione. Grazie a Spitzer i ricercatori hanno scoperto che il diametro dell’asteroide misura 6 metri.

asteroidi

Fonte: NASA

Finora si è sempre ipotizzato che i piccoli asteroidi fossero detriti di collisioni di asteroidi più grandi, ma gli scienziati hanno scoperto che questo asteroide è vuoto al 65%. Un altro asteroide 2009BD, scoperto dagli stessi ricercatori , aveva le stesse caratteristiche che farebbero pensare ad un cluster di rocce oppure ad una nube di polvere con un nucleo solido all’interno.

Gli scienziati hanno sottolineato che il fatto che caratteristiche tanto particolari si trovino su entrambi gli asteroidi non fanno pensare ad un’eccezione, ma ad un’altra categoria di asteroidi. I risultati sono stati pubblicati su Astrophysical Journal Letters.

La ricerca partita quindi con il fine di realizzare una missione a scopi tecnologici e esplorativi ha aperto un varco nella ricerca scientifica sul nostro sistema solare.

“Ora possiamo tornare indietro e proporre un po’ più tempo di osservazione solo per la ricerca scientifica”, ha detto Trilling. “Adesso vogliamo imparare qualcosa di più sull’universo.”

Mommert ha spiegato che si tratta di un’ottima occasione per aggiungere dati a un campo, lo studio di piccoli asteroidi, che è scarsamente indagato.

“E ‘un campo che non è stato studiato molto, perché è davvero difficile osservarli e dedurre le loro proprietà fisiche,” ha detto. “La densità del 99,9 per cento di tutti gli asteroidi è sconosciuta.”

L’asteroide è in procinto di scomparire dietro il sole, almeno dal punto di vista della Terra, per i prossimi sette anni, e non sarà più osservabile prima che la navicella che lo dovrebbe recuperare lo avvicinerà fotografandolo nuovamente.

Le missioni sugli asteroidi della NASA ipotizzano che, raggiunto un asteoroide con risorse estraibili, queste potrebbero essere trasportate sulla terra, diventando una fonte di nuove materie prime e risolvendo così il problema del consumo delle risorse sul pianeta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA