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Venere passerà davanti al Sole il 6 giugno all’alba

Scritto da Paolo Ferrante il 03.06.2012

Venere passerà davanti al SoleIl prossimo 6 giugno 2012, Venere passerà tra noi e il Sole, producendo un’ombra sulla superficie solare che non si ripeterà fino al 2117. Fortunatamente, l’evento è ampiamente visibile in tutto il mondo, e in Italia sarà possibile vederlo con opportuni filtri dall’alba fino alla fine del fenomeno.

Il transito durerà quasi 7 ore e inizierà a mezzanotte e 9 minuti del 6 giugno in Italia. Poiché l’alba sarà alle 5,01 avremo quasi due ora per osservare il fenomeno. E’ importante che chi decide di guardare l’eclisse utilizzi dei filtri adeguati per schermare i raggi diretti del Sole, che possono danneggiare seriamente la retina. Quindi, non guardate il Sole direttamente! Per spendere poco, basta un vetro da saldatore.

Molte associazioni di astrofili ovviamente avranno telescopi solari impostati per osservare l’evento, quindi potete contattare il club di astrofili vicino a casa vostra per dettagli.

Transito di quest’anno è il secondo di una coppia di due transiti in 8 anni. Infatti il primo si svolse nel giugno del 2004.

Purtroppo gli altri due transiti saranno visibili nel 2117 e nel 1125, troppo in la anche per i più giovani.

Questa è un’occasione anche per testare gli strumenti per la scoperta di pianeti extrasolari. Infatti, la Nasa cercherà di osservare Venere con lo strumento Solar Dynamics Observatory (SDO) a bordo del telescopio spaziale Hubble.

Per osservare il fenomeno, poiché Hubble non può guardare direttamente il Sole, punterà un cratere della Luna e osserverà la luce riflessa dal Sole.

Gli astronomi sperano di catturare la luce solare riflessa ed isolare la frazione di luce che passa attraverso l’atmosfera di Venere. Grazie a questa piccolissima frazione di luce gli scienziati riusciranno a carpire informazioni importantissime sulla costituzione dell’atmosfera vi Venere.

La tecnica verrà ‘tarata’ su Venere, di cui già conosciamo la composizione, per poi essere utilizzata per rilevare le ‘impronte digitali’ molto deboli dei pianeti extrasolari, in cerca di corpi celesti abitabili fuori dal nostro sistema solare.

Hubble osserverà la Luna per sette ore, prima, durante e dopo il transito in modo che gli astronomi possano confrontare i dati. Gli astronomi hanno bisogno di un’osservazione molto lunga perché sono alla ricerca di firme spettrali estremamente deboli. Solo un centomillesimo della luce del Sole filtra infatti attraverso l’atmosfera di Venere e verrà riflessa dalla Luna.

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  • vincenzo scrive:

    Come sempre la scienza e scettica, e questo e risaputo(per esempio vedi cristoforo colombo).
    Ma quello a cui non viene mai data una risposta e…… come cavolo facevano questi maya a prevedere eclissi, cicli, eccc…..con estrema precisione non avendo tecnologie avanzate da permetterlo?a questo la scienza non da risposte.Quindi e leggittimo pensare che questi potrebbero avere anche ragione, visto che tutte le eclissi predette si sono verificate e sono sotto gli occhi di tutti.Io personalmente ad un popolo che non conosceva neanche il binocolo e che azzecca tutti i cicli astronomici, ci credo.

  • Evola Benedetta scrive:

    Vedi ILIADE – ENEIDE anche la nascita di Enea fu caratterizzata da questo stesso fenomeno planeto-stellare. L’ITALIA ringrazia il cielo per tanta bellezza.