Continuano ad arrivarci immagini sia dal rover della NASA Curiosity, sbarcato lunedì su Marte, sia dai satelliti cha hanno seguito l’atterraggio del rover. Attraverso le immagini del satellite Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) la NASA sta ricostruendo gli attimi precedenti al momento in cui il rover ha poggiato i suoi “piedi” sul suolo marziano. Curiosity intanto, “prende confidenza” con il pianeta e comincia a testare i suoi sofisticati strumenti.
Curiosity ha attivato le telecamere di navigazione, o Navcams: grazie a queste telecamere abbiamo il primo autoritratto del rover che si guarda dall’alto. Un altro gruppo di immagini Navcam, in bassa risoluzione, è la prima visione a 360 gradi della nuova casa del rover: il Gale Crater. Curiosity ci ha anche inviato due foto ad alta risoluzione del territorio circostante al rover.
“Queste immagini Navcam dimostrano che lo sbarco su Marte è molto di più di un’esplorazione, è un omaggio straordinario alla scienza”, ha dichiarato John Grotzinger, scienziato del progetto per la missione presso il California Institute of Technology di Pasadena. I razzi hanno lasciato una traccia profonda mezzo metro partendo, e al fondo della traccia si vede la roccia: è un dato che gli scienziati terranno in conto in futuro.
Un altro gruppo di immagini, catturate dalla Camera Context, o CTX, a bordo del MRO della NASA ha individuato dove sono finite le sei zavorre da 25 chili utilizzate nell’atterraggio. Le masse di tungsteno hanno impattato la superficie di Marte ad alta velocità a circa 12 chilometri dal luogo dell’atterraggio di Curiosity.
Ieri, il team ha continuato a controllare il corretto funzionamento di fotocamere, rilevatori di radiazioni e antenne.