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Test del braccio di Curiosity quasi completi, presto si riparte

La squadra di ingegneri della NASA ha annunciato ieri sera che i test del braccio robotico sono quasi conclusi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.09.2012

PASADENA, California – La squadra di ingegneri che lavora al rover marziano della NASA Curiosity ha annunciato ieri sera che i test del braccio robotico sono quasi conclusi e presto il rover potrà iniziare ad esaminare la sua prima roccia marziana.

Le prove con il braccio, lungo 2,1 metri, hanno permesso al team della missione di assicurarsi che rispondesse esattamente come si aspettavano  alle difficili condizioni di temperatura e gravità marziane. Nel corso di queste attività, Curiosity è rimasto fermo in un sito scelto per concludere i test lo scorso 5 settembre e in cui il rover tuttora staziona. La squadra permetterà al rover di ripartire per la sua destinazione principale questa settimana e di utilizzare le telecamere per cercare la prima roccia marziana  per compiere i primi esperimenti con gli strumenti presenti sul braccio robotico.

“Siamo in procinto di spostare il rover e di cercare la roccia giusta per iniziare a fare un po’ di scienza”, ha detto Jennifer Trosper, responsabile della missione di Curiosity presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California.

Due strumenti scientifici – una telecamera chiamata Mars Lens Imager (Macli) che può fare dei primi piani a colori ad altissima risoluzione e uno strumento chiamato Alpha Particle X-Ray Spectrometer (APXS) che determina la composizione elementare di una roccia – hanno passato tutti i test. Gli strumenti sono montati su una torretta all’estremità del braccio che può essere posta a contatto con la roccia bersaglio.

L’APXS, costruito dal Canada, ha già fatto letture atmosferiche in precedenza, ma il suo primo utilizzo su un bersaglio solido su Marte è avvenuto questa settimana. In generale i rivelatori di raggi X funzionano meglio col freddo, ma anche le prove diurne sono andate benissimo ed hanno prodotto dati puliti per identificare gli elementi presenti nella roccia.

“I picchi dello spettro sono molto stretti (è un segnale di buona precisione dello strumento, ndr.), stiamo ottenendo un’eccellente risoluzione, proprio come abbiamo visto nei test effettuati sulla Terra in condizioni ideali”, ha detto il ricercatore principale dell’APXS Ralf Gellert dell’Università di Guelph  nell’Ontario, Canada. “La buona notizia è che ora possiamo effettuare misure ad alta risoluzione, anche con pieno sole.”

Per quanto riguarda la fotocamera ad altissima risoluzione, i test di messa a fuoco questa settimana hanno prodotto immagini nitide di oggetti vicini e lontani. “Onestamente, vedere le immagini delle ruote di Curiosity in primo piano mi ha fatto piangere”, ha detto il ricercatore principale di Macli Ken Edgett, del Malin Space Systems Science di San Diego. “So che è solo l’inizio, ma è già stato un viaggio incredibile.”

Macli aiuterà anche a posizionare gli utensili e gli strumenti del braccio. Curiosity ha spostato il braccio anche per testare il corretto allineamento con ciascuna delle tre porte di ingresso dove cadranno i campioni di suolo e roccia in polvere, per essere analizzati dai vari strumenti all’interno del rover. Le immagini dalla fotocamera Macli hanno confermato i posizionamenti. Le foto scattate prima e dopo l’apertura del coperchio di ingresso del laboratorio chimico (Chemin) hanno confermato il buon funzionamento della copertura.

Curiosity è da cinque settimane su Marte, solo all’inizio di una missione che durerà 2 anni. Userà 10 strumenti scientifici per valutare se il sito selezionato all’interno del Cratere Gale abbia mai offerto condizioni ambientali favorevoli per la vita microbica.

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