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Domanda Ue di biocarburanti minaccia area grande come Danimarca

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 06.07.2010

BRUXELLES, 6 luglio (Reuters) – La sete dell’Europa per i biocarburanti potrebbe avere ripercussioni globali, spingendo i coltivatori a trasformare un’area delle dimensioni della Danimarca in deserto o in terreno agricolo abbandonato, secondo quanto messo in luce da un report dell’Unione Europea.

Un’area di almeno 4,5 milioni di ettari potrebbe essere colpita, secondo 15 diversi prospetti sviluppati al computer nella ricerca prodotta in Italia dall’Ispra per l’Ue, resa pubblica solo dopo che la Reuters ha fatto appello alle leggi sulla libertà di stampa. Il peggiore scenario potrebbe essere quattro volte più disastroso.

Se la terra agricola aggiuntiva fosse ottenuta dal disboscamento delle aree selvatiche, ne risulterebbe un’unica grande emissione di almeno 200 milioni di tonnellate di anidride carbonica – più o meno equivalente alle emissioni annuali della Germania.

Il report è il più completo studio dell’Unione per capire le complicate interazioni tra i biocarburanti, l’agricoltura e i cambiamenti climatici.

L’Ue vorrebbe arrivare nel 2020 a sostituire il 7% circa dei combustibili fossili per i trasporti con i biocombustibili, una mossa che aprirebbe un mercato da 17 miliardi di dollari l’anno. Prospettiva appetibile per il settore agricolo europeo, ma anche per quello di Brasile, Malesia e Indonesia.

Il commissario europeo per l’Energia Guenther Oettinger ha definito alcuni standard di base per la sostenibilità dei biocarburanti, e ha promesso di agire di fronte a qualsiasi segno che ne indichi un impatto negativo sull’utilizzo della terra.

Secondo la prospettiva critica dei biocombustibili, il cambio di destinazione dei campi prima coltivati per fini alimentari spingerebbe gli agricoltori a cercare nuovi terreni agricoli per far fronte alla domanda di cereali, a cominciare dalle aree particolarmente fertili delle foreste tropicali.

Il disboscamento che ne scaturirebbe, quantificato nei vari scenari dallo studio dell’Ispra, eliminerebbe ogni beneficio dei biocombustibili per via delle emissioni che ne deriverebbero.(fonte Reuters)

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