Continuano ad aumentare i casi di epatite A in Italia. Si tratta di un vero e proprio boom di casi, ( un 70% in più solo nel periodo da marzo a maggio 2013) rispetto ai dati degli anni scorsi. L’infezione sarebbe attribuibile molto probabilmente a partite di frutti di bosco surgelati o congelati contaminati.
Il Ministero della Salute ha spiegato in una nota che riportiamo, che è stata istituita una task force e che sono in corso analisi per scoprire la provenienza dei lotti di frutti di bosco infetti. Intanto quelli identificati sono stati esclusi dal commercio. Per evitare ogni rischio, se ci si trova a consumare frutti di bosco congelati o surgelati, si consiglia di bollirli almeno per due minuti.
Nella nota il Ministero specifica che: “Nelle Regioni dove è stato riscontrato un maggiore incremento del numero dei casi, si è provveduto ad attivare studi analitici di tipo caso-controllo per meglio indagare i possibili fattori di rischio implicati nella diffusione della malattia. Lo studio ha messo in evidenza una forte correlazione con il consumo di frutti di bosco surgelati assunti tal quali. Sono stati eseguiti numerosi controlli di laboratorio che ad oggi hanno permesso di identificare la contaminazione da virus dell’epatite A in 4 lotti di prodotti differenti, per i quali sono state diramate le notifiche di allerta. Le Aziende Sanitarie Locali hanno verificato che gli operatori interessati abbiano adottato le misure di ritiro e richiamo per i consumatori. Per due ulteriori lotti sono state riscontrate positività su confezioni aperte, pertanto sono in corso le indagini per stabilire le cause della contaminazione.” Nella nota il Ministero conferma, “Considerato che, al momento, non è possibile escludere che vi siano in commercio altri mix di frutti di bosco contaminati surgelati-congelati, diversi da quelli oggetto di allerta, sulla base del principio di precauzione si raccomanda di impiegare questi prodotti sempre previa cottura, ad esempio, facendoli bollire per almeno 2 minuti.”
Continua la nota specificando che “Il Ministero della salute ha attivato una task force composta da esperti dello stesso Ministero, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (IZSLERL), Centro di referenza nazionale dei rischi emergenti in sicurezza alimentare. Lo scopo della task force è di individuare la possibile fonte di contaminazione, confermare le ipotesi di sospetta correlazione con il consumo di frutti di bosco surgelati e adottare le migliori strategie integrate di controllo.“