E’ stata presentata ieri dal Ministero della Salute una guida per prevenire le intossicazioni dai funghi. La guida è stata redatta con la collaborazione del Centro Antiveleni di Milano e dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
Infatti sono 1000 all’anno i casi di intossicazione.
La guida presentata dal Ministero della Sanità si riferisce esclusivamente ai funghi selvatici o di bosco.
La prima regola da seguire per non avere brutte sorprese è quella di consumare funghi che siano stati sempre controllati da micologi.
Ad esempio, se consumiamo un pasto in una trattoria che si serve da coltivatori è buona norma chiedere la provenienza. Sono gli stessi esperti a dire che di intossicazione di funghi si può morire oggi come una volta.
Gli esperti consigliano inoltre di consumare sempre quantità moderate e se possibile di evitarli nel caso di bambini sotto i 12 anni e delle donne in gravidanza.
Se sono stati congelati i funghi vanno passati in acqua bollente e consumati comunque entro 6 mesi, sempre cotti bene e in buono stato di conservazione.
Una particolare attenzione va prestata ai funghi sott’olio. Infatti in questo caso può svilupparsi la tossina botulinica.
Per quello che riguarda i sintomi è importante ricordare che non sempre appaiono immediatamente, ma possono arrivare anche dopo 20 ore dal pasto.
Il Ministero della Salute ha pubblicato in questi giorni anche delle guide per i più piccoli per riconoscere latte, uove carne e pesce sicuri. Leggendo un fumetto i bambini potranno imparare come vengono controllati e verificati tutti gli alimenti.
Fonte AGI
Ultima modifica: 14 luglio 2012
Gentile redazione,
La presente per sottolineare che quanto da Voi pubblicato è parzialmente corretto in quanto la guida presentata dal Ministero della Sanità si riferisce esclusivamente ai funghi selvatici o di bosco che Voi omettete di precisare nel Vostro comunicato. Alcuni nostri produttori si sono lamentati di questa comunicazione inesatta che Vi preghiamo di correggere. Quanto da Voi pubblicato, infatti, fornisce una informazione errata al consumatore e provoca danni al nostro settore, che con oltre 150 aziende produce più 70 mila tonnellate di funghi all’anno che vengono consumati in Italia dove nessuno è rimasto intossicato per questo prodotto, tantomento in quello sott’olio. Va invece precisato come la raccolta nei boschi sia particolarmente pericolosa per coloro che sono inesperti e dove corre l’obbligo, prima di consumere i fughi raccolti, di farli visionare agli appositi centri micologici specialiszzati. Andrea Prando Segretario dell’Associazione Italiana Produttori di Funghi. Verona