L’Universo è più vecchio e contiene più materia oscura

Il telescopio spaziale Planck ha realizzato la più dettagliata mappa dell’Universo mai realizzata, riuscendo a captare la luce proveniente dai suoi albori e rivelando nuove informazioni: è più vecchio di circa 100 milioni di anni e contiene più materia oscura di quanto si pensasse. 

Il telescopio Planck è una missione congiunta dell’Agenzia Spaziale europea ESA e della NASA dove scienziati europei, americani e canadesi hanno lavorato insieme per analizzare l’enorme mole di dati che Planck ha prodotto scandagliando il cielo.

I risultati delle mappe suggeriscono che l’universo si espande più lentamente di quanto gli scienziati pensassero ed è vecchio 13,8 miliardi di anni, 100 milioni di anni in più rispetto alle stime precedenti. I dati mostrano inoltre che c’è meno energia oscura e più materia oscura nell’universo rispetto alle stime precedenti.

La materia oscura è una sostanza invisibile (per ora i ricercatori non hanno idea di come sia fatta) che viene dedotta a causa dei suoi effetti sulla gravità, mentre l’energia oscura sta facendo espandere il nostro universo. La natura di entrambe le due sostanze rimane misteriosa.

La mappa, basata sui dati raccolti dalla missione nei primi 15 mesi rivela variazioni di temperatura molto piccole nella radiazione cosmica di fondo, l’antica luce che ha viaggiato per miliardi di anni per raggiungere la Terra.