Gli integratori a base di olio di pesce ricchi di omega 3 potrebbero in realtà non essere così significativi contro gli attacchi di cuore e i problemi cardiaci, secondo uno studio condotto dall’Istituo Mario Negri e pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Lo studio randomizzato ha scoperto un modestissimo – se non nullo – effetto degli acidi grassi omega-3 presenti nel grasso di pesce e in alcuni oli (come quello di semi di lino) . I pazienti coinvolti nello studio avevano fattori di rischio per le malattie cardiache, come pressione alta, colesterolo alto, una storia di fumo o di arterie ostruite. Sono stati esclusi i pazienti che avevano già avuto un infarto.
Dopo cinque anni dall’inizio dello studio l’11,7 per cento dei 6.244 pazienti trattati con una capsula contenente un grammo di olio di pesce al giorno era morto o era stato ricoverato in ospedale per problemi di cuore, rispetto all’11,9 per cento dei 6.269 volontari che hanno invece ricevuto un grammo di olio di oliva ogni giorno come placebo.
Il risultato è in netto contrasto con altre ricerche che avevano suggerito che gli acidi grassi omega-3 possono aiutare coloro che sono sopravvissuti a un attacco di cuore o soffrono di insufficienza cardiaca.