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Mangiare pesce fa bene al cuore, ma attenzione al mercurio nei pesci predatori

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 03.09.2012

Pesce al fornoIl pesce è considerato un alimento che fa bene alla salute. La presenza di grassi omega-3, l’assenza di colesterolo ‘cattivo’ e anche l’idea che provenisse dal mare, un luogo fino a qualche decennio fa salubre, ha rafforzato questa convinzione. Ora una ricerca di scienziati svedesi ha voluto mettere nel conto la progressiva contaminazione del mare con metalli pesanti da parte dell’uomo, e il bilancio non è purtroppo così roseo.

Il pesce – ormai da tempo è stato appurato – non contiene soltanto gli acidi grassi, ma ha anche il mercurio. I due elementi hanno effetti contrastanti sulla salute del cuore.

In un recente studio, gli scienziati hanno esaminato più di 1.600 uomini svedesi e finlandesi. E’ stato osservato che quelli che avevano alti livelli di mercurio nel sangue avevano più probabilità di essere a rischio elevato di attacchi di cuore. D’altro canto, nel caso in cui i livelli di acidi grassi omega-3  era maggiore, il rischio era significativamente più basso.

I ricercatori per effettuare lo studio sono partiti dalla considerazione che, anche se il pesce viene da tempo classificato tra gli alimenti salutari, i vantaggi e gli svantaggi del cibo sono vaghi.

Anche se la ricerca mette in crisi la compelta genuinità del pesce, la ricercatrice Maria Wennberg ha affermato che le persone possono ancora ottenere i vantaggi dall’olio di pesce in modo naturale, senza essere influenzate dagli elementi a rischio, come il mercurio.

“Può ad esempio essere consigliato un consumo di pesce con una frequenza di due o tre volte a settimana, con almeno un pasto a base di pesce grasso non predatore, e una volta alla settimana di pesce predatore”, ha detto Wennberg.

Lo studio ha sottolineato  che i pesci predatori, tra cui lo squalo e il pesce spada, sono ricchi di mercurio, e quindi sono molto tossici e possono avere un impatto negativo sul sistema nervoso. Quindi, è meglio evitare di mangiare questi pesci, in particolare nel caso di donne incinte e bambini.

Esempi di pesce che non contengono mercurio sono il persico (un pesce d’acqua dolce), l’arsella (o tellina), il gambero. Ci sono pochissime tracce di emrcurio anche nel salmone, nella trota, nelle ostriche, nel nasello e nelle sardine.

Ricchi di mercurio sono invece maccarello, cernia, marlin, sgombro, pesce spada e poi le varie razze di squalo in commercio.

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