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Gli omega 3 non diminuiscono il rischio di infarto

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.05.2013

Gli integratori a base di olio di pesce, gli ormai famigerati omega 3, non avrebbero effetti preventivi per gli attacchi di cuore, secondo uno studio condotto dall’Istituo Mario Negri e pubblicato sul New England Journal of Medicine.

Omega 3

Lo studio – uno studio randomizzato – ha testato l’effetto degli acidi grassi omega-3, che si trovano nel pesce grasso. I pazienti coinvolti nello studio avevano fattori di rischio per le malattie cardiache, come pressione alta, colesterolo alto, una storia di fumo o di arterie ostruite. Sono stati esclusi i pazienti che avevano già avuto un infarto.

A cinque anni dall’inizio dello studio l’11,7 per cento dei 6.244 pazienti trattati con una capsula contenente un grammo di olio di pesce al giorno era morto o era stato ricoverato in ospedale per problemi di cuore, rispetto all’11,9 per cento dei 6.269 volontari che hanno invece ricevuto un grammo di olio di oliva ogni giorno come placebo.

Il risultato è in netto contrasto con altre ricerche che avevano suggerito che gli acidi grassi omega-3 possono aiutare coloro che sono sopravvissuti a un attacco di cuore o soffrono di insufficienza cardiaca.

Per le persone che non hanno avuto un attacco di cuore, però, i nuovi risultati “non forniscono alcuna prova dell’utilità degli acidi grassi omega 3 per prevenire la morte cardiovascolare o la malattia”, secondo il team di ricerca, guidato dalla dottoressa Maria Carla Roncaglioni dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche di Milano Mario Negri.

Secondo gli esperti dell’American Heart Association questo è l’ennesimo esempio che la prevenzione contro gli infarti si può fare solo attraverso uno stile di vita corretta e non con una sola pillola.

Lo studio è stato condotto grazie alla collaborazione di 860 medici di base che hanno selezionato pazienti con un età media di 64 anni.

La Food and Drug Administration ha tentato una critica ipotizzando che l’effetto benefico potesse derivare dall’olio d’oliva,così come già dimostrato in altre ricerche, ma gli esperti hanno risposto che la quantità di olio di oliva somministrato non poteva apportare alcun beneficio.

Fonte: Reuters

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