Alcuni giorni fa, nella nuova area marina protetta Torre del Cerrano a Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo, una donna ha trovato un piccolo esemplare di tartaruga Caretta caretta. Allertate le autorità dopo varie ricerche è stato possibile individuare il sito di nidificazione nel bel mezzo degli ombrelloni e fra i bagnanti.
Il sito è stato recintato ed è sorvegliato 24 ore su 24 da esperti volontari. Infatti le tartarughine continuano a venire fuori dalle uova e a prendere velocemente il largo, così come accade in questa specie. Finora più di 20 tartarughe sono venute fuori dal nido. Ma perchè il fatto è eccezionale? Le Caretta caretta son in via di estinzione e in quel tratto dell’Adriatico non si vedevano da almeno un secolo. Il fatto che questo sia avvenuto in una giovane area marina protetta, nella quale sono già tornati, a due anni dalla due istituzione, stelle e cavallucci marini e delfini, fa pensare che proteggere gli ecosistemi può portare dei risultati veloci e insperati.
Per dare risalto all’evento, i gestori dell’area marina protetta hanno pensato di creare un evento in occasione della liberazione della prima tartaruga ritrovata, soprannominata Giulia, dal nome della signora che l’ha rinvenuta.
La liberazione del tartarughino sarà aperta al pubblico che sarà però tenuto a debita distanza: “L’immissione in mare di Giulia, – raccomanda il veterinario Vincenzo Olivieri che la sta seguendo – dovrà avvenire nel rispetto della distanza di sicurezza di circa trenta metri dal pubblico, altrimenti per l’istinto di difesa che ha già sviluppato, si bloccherà completamente”.