Ripresa una tartaruga marina che deponeva le uova sulla spiaggia dai volontari del WWF presso l’oasi di Torre Salsa, in provincia di Agrigento.
Il video della tartaruga marina è stato realizzato da una volontaria dell’associazione ambientalista, che era presente sul posto per monitorare la deposizione e difendere l’evento dalla curiosità dei turisti.
Nel video si vede la tartaruga marina che depone le uova sulla spiaggia di Giallonardo nei pressi dell’Oasi del WWF di Torre Salsa, in provincia di Agrigento. Esistono altri nidi di tartaruga sullo stesso litorale, secondo il comunicato del WWF.
Ecco il primo video:
Sempre sulla stessa spiaggia, sabato mattina, c’è stata anche la liberazione di una tartaruga curata dal centro WWF di Lampedusa. Ecco il video:
Una specie antica in pericolo
Un recente studio coordinato dal WWF Italia ha dimostrato che le attività umane, e in particolare la pesca accidentale, rappresentano la principale causa di morte delle tartarughe, con un aumento di almeno 2-3 volte rispetto alla mortalità per cause naturali.
In tutto il Mediterraneo si stima che ogni anno più di 130.000 tartarughe vengano catturate accidentalmente negli attrezzi da pesca, di cui oltre 40.000 non sopravvivono. Mentre in Italia la pesca accidentale colpisce più di 20.000 esemplari all’anno.
A queste vanno aggiunte le migliaia di tartarughe che ingoiano sacchetti di plastica scambiandoli per meduse, che vengono colpite dalle imbarcazioni mentre galleggiano per scaldarsi al sole, i piccoli appena nati che finiscono sulle strade disorientati dalle luci artificiali di coste sempre più urbanizzate, i nidi distrutti dai mezzi meccanici utilizzati per la pulizia delle spiagge e da un’attività turistica incontrollata.
Eppure la tartaruga marina, rettile antichissimo che nuota sul nostro pianeta da 150 milioni di anni, è tra i tesori più preziosi del nostro mare. Delle 7 specie di tartarughe marine che vivono nei mari di tutto il mondo, la Caretta caretta, la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) frequentano anche il Mediterraneo, che ogni anno ospita circa 7.200 nidi. Sulle spiagge italiane si contano cir ca 30-40 nidi di Caretta caretta ogni anno, concentrati in Calabria e Sicilia.