L’obesità infantile in Italia è un problema serio. Un terzo dei bambini e’ in sovrappeso un decimo è obeso: di questi la metà sarà obeso anche da adulto.
Eppure le mamme dei bimbi sovrappeso e obesi sembrano negare il problema: infatti secondo i dati dell’ISS il 36% non ritiene che il proprio figlio lo sia, mentre e’ solo il 29% a pensare che la quantita’ di cibo da lui assunta sia eccessiva. Di più: solo il 43% delle madri di figli obesi e fisicamente poco attivi ritiene che svolga un’attivita’ motoria insufficiente.
Pertanto l’associazione dei dietisti italiani (ANDID), ha lanciato l’allarme sull’argomento in occasione dell’apertura del 24° congresso dell’associazione che si è aperto oggi a Verona.
I dietisti puntano il dito anche contro le mense scolastiche: infatti secondo gli esperti i cibi non sono ben calibrati e comunque nessuno si occupa di controllare come i bambini selezionano il cibo e se finiscono ciò che hanno nel piatto.
Sotto accusa anche i pasti di mezza mattina e pomeriggio, che consistono spesso in merendine e patatine.
Da ultimo, secondo gli esperti, i genitori non hanno cura dell’alimentazione dei propri figli neanche a casa, per la colazione e la cena.
“La prevenzione dell’obesita’ infantile – dichiara Giovanna Cecchetto, presidente dell’ANDID – deve iniziare fin da neonati, favorendo il piu’ possibile l’allattamento protratto al seno e tenendo sotto controllo l’eccessivo recupero di peso nei primi anni di vita. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che quasi la meta’ di bambini obesi resteranno tali anche da adulti, favorendo pero’ la prevalenza elevata alla sindrome metabolica, strettamente connessa al tipo di alimentazione, gia’ in eta’ adolescenziale”
Fonte: AGI