Con la bella stagione la natura è in festa, i prati sono fioriti e riappaiono vespe, api e calabroni. La Fondazione Maugeri che si occupa di pazienti allergici ricorda le buone norme per evitare quanto possibille le punture di questi imenotteri e ci segnala quali sono i sintomi che devono farci preoccupare e quali quelli che invece possiamo tenere sotto controllo con l’aiuto del medico. Infatti, in soggetti allergici le sostanze tossiche contenute nelle punture di questi insetti possono provocare anche shock anafilattico.
Gli imenotteri pungono solo se minacciati, ma per evitare di essere punti si può vestire con abiti chiari quando si è all’aperto e non indossare profumi troppo evidenti. Non è consigliabile camminare a piedi nudi nell’erba e in auto si possono tenere i finestrini chiusi, mentre in moto ci si può coprire bene, con guanti e casco integrale.
Le punture che sono più a rischio sono quelle su volto e collo. Gli anziani sono particolarmente a rischio, soprattutto se hnno problemi respiratori o cardiaci. Sono a rischio anche coloro che usano farmaci antipertensivi . Anche il tipo di insetto fa la differenza: infatti la vespa è l’imenottero più pericoloso.
“Un soggetto che dopo una puntura manifesta una reazione mai avuta in precedenza – afferma la dottoressa Gianna Moscato che dirige il Servizio Autonomo di Allergologia e Immunologia Clinica della ‘Maugeri’ – deve andare subito al Pronto Soccorso soprattutto in presenza di sintomi gravi e generalizzati come difficolta’ a respirare, senso di mancamento e dolori in zona epigastrica; se invece manifesta una reazione locale estesa deve recarsi dal medico curante che lo indirizzera’ a un centro specializzato. I soggetti con una diagnosi accertata di allergia a veleno di imenotteri devono sempre portare con se’ un preparato a base di adrenalina per auto somministrazione. L’adrenalina e’ infatti l’unico potente antiallergico in grado di agire tempestivamente nella fase acuta; quanto prima viene somministrato tanto maggiore e’ la sua efficacia”.
“Nei soggetti con diagnosi confermata il vaccino – prosegue carlo Biale, il medico che dirige l’ambulatorio – e’ l’unico trattamento in grado di garantire una protezione completa: e’ infatti protettivo nel 95-98% dei pazienti trattati”.
Nel mondo le reazioni generalizzate alle punture sono fra lo 0,4% e lo 0,8% nei bambini e il 5% negli adulti. Di questi solo l’1% provoca shock anafilattico.
Fonte AGI
I più pericolosi sono i gialloni: ovvero le vespe asiatiche (o vespe killer) vivevano nelle aree asiatiche (prevalentemente in giappone). Hanno dimensioni notevoli, si nutrono di api e vespe autoctone e sono molto aggressive. Attaccano (anche ripetutamente) già a 10 metri dal loro nido. Se punti da essi NON eliminare il veleno (8 tipi diversi di veleni potentissimi) attraverso la suzione ma lavare con acqua (meglio ancora vino o thè), se possibile prendere un antistaminico e una pomata con cortisone e volare al prontosoccorso. Se si è già stati punti e potete raccontarlo il rischio di uno shock anafilattico aumenta se punti nuovamante. Cercate di non vestirvi di nero durante il giorno e di bianco la notte. Attenzione in moto (casco intagrale e collo ben coperto), in auto finestrini ben chiusi, non lasciate incustodite lattine di bibite. Godetevi l’aria aperta ma sappiate che l’allarme non è per la puntura di ape della nostra europa ma di questa vespa nipponica, per cui non prendete sottogamba questi pericolosissimi imenotteri, grazie globalizzazione!