Quello che i paesi occidentali temevano sta accadendo, le “terre rare” stanno diventando sempre più rare, se è vero che il ministero del Commercio intende diminuire le quote del primo lotto di esportazione di terre rare del 2011 del 14% rispetto al primo lotto delle quote 2010.
Il ministero ha comunicato di aver aggiunto un maggior numero di aziende produttrici alla lista, ma di aver ridotto i volumi delle società esportatrici. Le quote di esportazione sono basate sui volumi nel periodo 2008-2010, ha detto il ministero.
Le cosiddette terre rare sono un gruppo di elementi chimici utilizzati per molti apparecchi elettronici, anche per le nuove tecnologie verdi utilizzate nella costruzione di impianti eolici e fotovoltaici. La Cina produce circa circa il 97% della domanda mondiale, visto che le miniere sparse negli Stati Uniti sono state negli anni soggette a restrizioni sempre maggiori.
Quello che è accaduto negli ultimi anni è che prima i przzi di questi elementi chimici sono diminuiti a causa dell’enorme produzione cinese, che ha portato tra l’altro alla chiusura di molti impianti in giro per il mondo a causa delle non economicità. Poi, i prezzi sono cominciati a salire, anche a causa delle tensioni Cina-Giappone, con quest’ultimo che accusava la Cina di ostacolare l’esportazione dei preziosi minerali verso il Sol Levante. Quest’anno i prezzi di alcuni elementi sono aumentati anche di 10 volte sul mercato, in controtendenza rispetto alla precedente diminuzione provocata in gran parte dalla grossa produzione cinese degli ultimi 20 anni.
Nei mesi scorsi la Cina è uscita allo scoperto, alimentando i timori internazionali sull’uso delle terre rare come arma politica e economica. I prezzi sono immediatamente schizzati verso l’alto e le società minerarie, soprattutto giapponesi e americane, si sono affrettate a cercare nuove fonti di approvigionamento, per evitare il ricatto della Cina, che preferirebbe far aprire impianti ad alta tecnologia in Cina, per poi appropriarsi a buon prezzo della tecnologia di produzione, dicono i maligni. Ma, come dice il detto, a pensar male a volte ci si azzecca, come dimostra l’annuncio di oggi.
Molte terre rare hanno piccato e come dicono i cinesi:
«Xu Xu ha esortato i vari paesi del mondo affinché sfruttino congiuntamente le terre rare fuori della Cina, poiché la riserva delle terre rare cinese occupa il 30% del totale del mondo, mentre il volume dell’esportazione corrisponde invece al 90%.»
Che ogni uno si esaurisca le proprie riserve di metalli rari.