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Le terre rare non sarebbero poi così rare negli Stati Uniti. Parte la corsa all’indipendenza

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.11.2010

Produzione delle terre rareLe terre rare, preziosi elementi chimici indispensabili per la costruzione dei moderni componenti eletronici di computer, cellulari e altro, sono al centro di una crescente preoccupazione, in quanto la maggior parte delle riserve mondiali si trovano in Cina, che ha dimostrato di voler usare questo vantaggio contro i suoi possibili “nemici” economici. Uno studio americano smentirebbe il fatto che solo la Cina possiede importanti riserve di terre rare, e parte alla riscossa per rimpolpare la propria produzione dei prezioni elementi chimici, fondamentali anche per lo sviluppo delle tecnologie verdi come fotovoltaico ed eolico.

Secondo lo studio, infatti, circa 13 milioni di tonnellate di terre rare (REE, Rare Earth Elements, elementi delle terre rare) esistono all’interno di depositi negli Stati Uniti, secondo la prima stima in assoluto a livello nazionale di questi elementi da parte della US Geological Survey.

Questa stima di depositi di terre rare negli USA fa parte di un rapporto più ampio che include una revisione delle fonti globali di REE , informazioni sui depositi noti che potrebbero fornire fonti domestiche di REE in futuro, e informazioni cruciali per gli studi geologici della disponibilità di REE all’industria degli Stati Uniti.

Il rapporto descrive significativi depositi di REE in 14 stati, con il più grande deposito noto di REE a Mountain Pass, California; Bokan Mountain, in Alaska, e le montagne di Bear Lodge, Wyo. La miniera di Mountain Pass ha prodotto REE fino alla chiusura nel 2002. Gli Stati con depositi noti di REE comprendono Colorado, Florida, Georgia, Idaho, Illinois, Missouri, Nebraska, New Mexico, New York, North Carolina e South Carolina.

“Questa è la prima valutazione dettagliata degli elementi di terre rare nell’intera nazione, che descrive i depositi negli Stati Uniti”, ha commentato la direttrice del Geological Survay Marcia McNutt. “Sarà molto importante, sia per i responsabili politici che dell’industria, e rafforza il valore dei nostri sforzi per mantenere informazioni accurate e indipendenti delle risorse naturali della nostra nazione. Anche se molti di questi depositi sono ancora da dimostrare, coi recenti tassi di consumo domestico di circa 10.000 tonnellate l’anno, i depositi degli Stati Uniti hanno il potenziale per soddisfare le nostre esigenze per gli anni a venire”.

I REE sono un gruppo di 16 elementi metallici con caratteristiche simili e una struttura che li fa essere essenziali per la fabbricazione di un’ampia gamma di applicazioni ad alta tecnologia. Nonostante il loro nome, sono relativamente comuni nella crosta terrestre, ma a causa delle loro proprietà geochimiche sono spesso presenti in concentrazioni non economicamente sfruttabili.

Il novanta per cento delle REE prodotte a livello globale viene oggi dalla Cina. Nuove miniere di REE sono in corso di apertura in Australia, e progetti per studiare la fattibilità e lo sviluppo di miniere di REE sono in corso negli Stati Uniti, Australia e Canada; la realizzazione di questi progetti potrebbe contribuire a soddisfare la crescente domanda di REE, dice il rapporto (e la pericolosa dipendenza di materiali strategici verso la Cina, non lo dice il rapporto ma è facilmente evincibile, ndr.).

Le terre rare sono ingredienti importanti nei magneti ad alta resistenza, in leghe metalliche per le batterie e nei materiali leggeri. Inoltre, sono le componenti essenziali per molte tecnologie attuali ed emergentinel campo delle energie alternative, come i veicoli elettrici, le celle fotovoltaiche, l’illuminazione a basso consumo energetico e l’energia eolica. I REE sono anche fondamentali per una serie di applicazioni cruciali per mantenere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

E infatti, il finanziatore dello studio è proprio il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che vuole assicurarsi l’approvigonamento delle terre rare per “mantenere la sicurezza delle catene di approvvigionamento nazionali e mondiali”.

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