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Perché leggere dei libri?

Scritto da Maria Rosa Pantè il 03.02.2014

Vanno bene anche gli e-book.

Vanno bene i romanzi, i saggi, le poesie, le cose miste che non si sanno classificare. I libri illustrati, e, dato che c’è la rivoluzione digitale, i libri con la musica e i video.

Vanno bene anche i libri più lievi e divertenti, i libri disimpegnati: possono essere la porta che porta, appunto, a libri un po’ più significativi. Insomma ci sono libri più belli di altri, dipende dal gusto, dipende da come sono scritti e da cosa dicono. Talvolta per arrivare ai libri belli, magari possiamo chiamarli classici, bisogna passare da altri libri. Ecco così va benissimo.

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Perché leggere dei libri?

Perché si migliorano le proprie conoscenze. Nel libro di Alan Bennet “La sovrana lettrice” protagonista è la regina Elisabetta che scopre la lettura e stupisce con le sue conoscenze il primo ministro. Anche a una regina fa bene leggere. Figuriamoci a chi regina non è.

Perché si viaggia stando seduti in poltrona. Ma ci sono anche libri che si possono leggere mentre si viaggia. Anzi il viaggiatore-lettore spesso prima di tutto prepara i libri e poi i vestiti. Se è un ipocondriaco, come me, prepara i libri e le medicine, che spesso hanno uguale funzione, e poi il resto.

Perché si moltiplicano le vite. Si moltiplicano le amicizie, le storie d’amore. Magari pure di sesso. Si moltiplicano nello spazio, ma anche nel tempo. Sono Lucia, sono la Monaca di Monza, sono Madame Bovary, ma anche un’eroina della Austen. 

Libri recenti, vero? Se devo vivere molte vite mi scelgo quelle più interessanti. 

Ci moltiplichiamo noi: seduta in poltrona, alzo lo sguardo e dal libro escono i personaggi, nella stanza ora non sono sola: ecco Elinor e là Marianne e poi il Colonnello Brandon. Sto leggendo Ragione e sentimento della Austen.

Perché alimentano la solitudine e si nutrono di solitudine. Sembra un paradosso, eppure certe volte devo leggere a voce alta dei pezzi, soprattutto delle poesie e devo leggerle a chi mi sta vicino. Ma il più delle volte sto da sola. Leggo da sola, bevo il caffè se posso da sola, passeggio da sola e penso, scrivo da sola. Perché quando faccio queste cose non sono mai sola.

Perché i libri aiutano a vivere, aiutano a essere persone complete, fanno volare, immaginare, sognare, fanno conoscere la realtà. Lo sa bene questo personaggio di cui riporto la notizia:

http://www.cacaonline.it/index.php/template/item/3830-etiopia-yohannes-gebregeorgis-costruisce-biblioteche-ethiopia-reads

Yohannes Gebregeorgis è l’uomo che costruisce biblioteche in Etiopia e che ha portato i libri e la lettura a oltre 120mila ragazzi delle zone più rurali e isolate del paese. Nel 1982 scappa dall’Etiopia e si rifugia negli Stati Uniti dove si laurea e trova un lavoro presso la biblioteca pubblica di San Francisco. E’ responsabile del settore “Libri per bambini” ma non riesce a togliersi dalla testa che lui ha dovuto aspettare fino a 19 anni per avere in mano il suo primo libro e molti dei suoi fratelli etiopi vivono la stessa esperienza. Scopre che non esistono libri per ragazzi tradotti nella sua lingua madre e così scrive e pubblica “Silly Mammo”, il primo libro di favole per bambini scritto in amarico. Nel 1998 fonda l’Ethiopia Reads, un’associazione che ha lo scopo di costruire biblioteche e portare libri nelle zone più povere del paese, nel 2002 viene inaugurata la prima struttura ad Addis Abeba e la prima biblioteca mobile, la Donkey Mobile Library. Oggi usano biciclette e motorini ma all’inizio era un’asina, Helina.

Nel 2009 Gebregeorgis ha inaugurato anche la prima biblioteca interattiva a Mekele, vicino al confine con l’Eritrea: 20mila libri ma anche computer, connessione a internet e corsi di informatica. Tutto per i bambini.

Perché in Italia, dove si legge pochissimo e c’è un vergognoso analfabetismo di ritorno (fatto di persone che non sanno di essere analfabete e che disprezzano la cultura), si continua a votare chi ruba, chi favorisce la prostituzione, chi si fa rimborsare spese indebite, chi froda il fisco. E non parlo solo di Berlusconi.

Se volete qualche suggerimento, qualche consiglio di lettura visitate questa pagina, buona lettura a tutti:

http://www.campustralenuvole.it/joomla/ausilio

 

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