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Poeti di-versi

Si è svolto sul Lago di Iseo al Festival di Poesia e Paesaggio “InCerti luoghi” organizzato dall'Associazione Molecole e in particolare da Anastasia Guarinoni

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.07.2014

Sono stata sabato 5 e domenica 6 luglio al Festival di Poesia e Paesaggio “InCerti luoghi” organizzato dall’Associazione Molecole e in particolare da Anastasia Guarinoni, bibliotecaria e bravissima organizzatrice di eventi culturali. Il Festival era sul Lago d’Iseo a Pisogne, in provincia di Brescia, paesaggio che vi consiglio.

Tra i vari ospiti, tutti di grande levatura, spiccava, dal mio personale punto di vista, la poetessa Roberta Dapunt.

Non vi sto a dire chi sia, trovate notizie su internet: è giovane, di cultura ladina e ha una scrittura poetica potente e drammatica. Ecco a me vengono questi due aggettivi.

Lago di Iseo

Era a Pisogne e nella serata di sabato ha letto alcune sue poesie.

Il silenzio tra il pubblico era pieno, gonfio delle sue parole, tutti la ascoltavamo come se cantasse.

Io mi aspettavo un bis e, in un certo senso, il bis c’è stato.

Così, come un concerto, deve esere la vera, grande poesia.

E Roberta Dapunt sa cantare le sue poesie, le porge col tono della voce e persino qualche gesto, ma misurato, ma ieratico, necessario. Non è donna cupa o rigida è anzi donna dallo sguardo curioso e attento su di noi che le facevano poi domande.

Vestita di nero, alta e seria, mi ha fatto venire alla mente un’altra serata di qualche anno fa, quando ebbi il privilegio di vedere Wislawa Szymborska, che stava al Carignano a Torino.

Allora lesse in polacco la poesia “La cipolla” e la porse in modo che il polacco sembrava ridere e sorridere della cipolla, della poesia, della poetessa e di noi.

Chissà se è solo una mia impressione, ma mi pare che i poeti siano tutti un po’ così o così.

Ci sono i poeti sacrali e i poeti ilari.

Pur amando e ammirando profondamente i versi della Dapunt, che consiglio a tutti, preferisco i poeti leggeri, ilari, ironici come la Szymborska. Cui alla fin fine io, con le dovute distanze tra un nano e un gigante, somiglio.

Ma ci vogliono entrambi i tipi di poeta e di poesia e per fortuna, giacchè il poeta sfugge come la sua poesia a qualsiasi categorizzazione, nella Dapunt ci sono lampi di ironia, nella Szymborska insondabili e sacre verità.

Un video in cui Roberta Dapunt legge una sua poesia

https://www.youtube.com/watch?v=UWmfyTWN_-A

Un video in cui la Szymborska legge la poesia “La cipolla”

https://www.youtube.com/watch?v=KCXmtU3BB18

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