Dovunque ti giri il numero ti perseguita. Qualsiasi cosa può essere ricondotta a un numero, a una proporzione, a una operazione, a una funzione, a una formula.
Tutto è davvero numero.
Dietro la musica ci sono proporzioni.
Dietro i quadri c’è la prospettiva, accettata o violata poco importa, e la sezione aurea.
La sezione aurea delle statue greche, i kouroi, il mio ideale di bellezza.
Anche nella poesia, ormai è assodato, c’è il numero, il ritmo, la misura. Le sillabe si contano e i versi hanno nomi matematici: settenario, decasillabo, endecasillabo.
Il numero è nel nostro corpo, nelle cose che facciamo, mangiamo, nei computer, ma questo è ovvio.
Anche se bisognerebbe fare un minuto di silenzio per ricordare che dietro la schermata facile del nostro pc ci sono numeri, l’1 e lo 0.
Il numero è anche magia, le previsioni del tempo, le previsioni economiche, le previsioni: vedere prima.
Anche in politica il numero ha la sua rilevanza.
Da tempo il numero non mi spaventa più. Beh, quasi più. Da tempo il numero mi affascina, come quel qualcosa che potrebbe spiegare molto del nostro essere ed esserci, come quel qualcosa che indaga il macrocosmo e il microcosmo. Come lo strumento di pensiero e di astrazione più potente.
Il numero mi affascina e in effetti m’è capitato talvolta di dire che una certa formula è bella. Bella nel suo disegno, nei simboli che vengono usati, bella nella sua costruzione simmetrica o meno.
Anche Pessoa la pensava così.
Come gentile, credo, provocazione attraverso il sito di didattica online “Un campus tra le nuvole”, sì è proposto un sondaggio, invitando chi volesse a scegliere la formula più bella tra otto proposte.
Tutto è qui:
http://www.campustralenuvole.it/joomla/66-campustralenuvole/didattica/matematica/56-formule-belle-un-sondaggio
Si può sottolineare la soddisfazione delle numerose risposte, non solo di addetti ai lavori, anzi. Si può sottolineare anche la varietà delle formule proposte dai nostri amici matematici, tra cui due donne. Molte risposte sono di donne, il che dovrebbe anche smentire l’idea che la matematica sia mondo maschile.
Interessanti anche le motivazioni che hanno spinto alla scelta e la disponibilità a uscire da un punto di vista tradizionale per guardare le formule con un occhio diverso. Un esercizio di uscita da gli schemi che ci è parso molto utile soprattutto per i giovani, ma anche per chiunque di noi.
Buona lettura, il sondaggio è finito, ma chi volesse comunicare osservazioni, idee e altre formule può farlo a questo indirizzo:
campusnuvole@gmail.com