Se i cambiamenti climatici provocheranno ancora un aumento delle temperature il numero di erbivori diminuirà, creando problemi alimentari per l’umanità, secondo una nuova ricerca dell’Università di Toronto.
In un articolo che è stato pubblicato questo mese su American Naturalist, un gruppo di ecologi descrive come le differenti risposte delle piante e degli erbivori ai cambiamenti di temperatura produrrà prevedibilmente un declino nelle popolazioni di erbivori. Questa diminuzione si verificherà perché gli erbivori crescono più rapidamente a temperature elevate a differenza delle piante, e di conseguenza gli erbivori si troveranno a corto di cibo.
“Se le temperature più calde faranno diminuire lo zooplancton nell’oceano, come previsto dal nostro studio, questo significherà meno cibo per i pesci e meno pesci per gli esseri umani,” ha affermato Benjamin Gilbert.
Diversi studi hanno dimostrato come i tassi metabolici di piante e animali cambiano con la temperatura. Gilbert e colleghi hanno inserito questi dati in modelli matematici di piante ed erbivori per prevedere come cambiarebbe il numero di ciascuno. Hanno poi confrontato le loro previsioni con i risultati di uno studio sperimentale in cui le popolazioni di fitoplancton e zooplancton in serbatoi di acqua sono cambiae in modo significativo quando cambiava la temperatura dell’acqua.
Gilbert ha spiegato che saranno necessari test sul lungo periodo. Tuttavia, se le previsioni sono giuste, il riscaldamento globale causerà grandi cambiamenti nelle catene alimentari, con conseguenze per la sicurezza alimentare globale e la conservazione delle specie.
Un gruppo di ecologi, semmai.