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Emergenza TBC orso marsicano: anche il WWF chiede chiusura dei pascoli, ma dalla Regione ancora nessun segnale

Dopo la morte di un altro orso, a distanza di meno di tre mesi dalla morte di un'orsa per TBC, il WWF chiede alla Regione Abruzzo di agire urgentemente per la chiusura dei pascoli. Ma dalla Regione ancora nessun segnale

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 10.06.2014

Ieri è stata trovata la carcassa dell’orso Ferroio, un maschio nel pieno del suo vigore. A metà marzo una femmina di orso marsicano è morta a causa della tubercolosi bovina. Sentito il parere degli esperti il Ministero della Salute ha chiesto con una lettera di chiudere i pascoli di due paesi. Salviamo l’orso ha chiesto di operare celermente. Oggi, dopo la morte di un altro orso, il WWF sottolinea la necessità di agire con urgenza: ogni passo falso compiuto in questi giorni potrebbe determinare la scomparsa dell’orso marsicano, unico al mondo.

orso

“Il ritrovamento dei resti di un ennesimo Orso bruno marsicano apre a nuove ipotesi e tristi scenari per il futuro di questo animale e di questa popolazione unica al mondo che le nostre istituzioni locali stentano a gestire con l’attenzione e gli impegni concreti che un caso del genere richiede” denuncia il WWF Italia.

L’animale è stato identificato grazie a delle marche, ma è stato ritrovato in stato di decomposizione avanzata, cosa che renderà più difficoltose le analisi e la determinazione delle cause della morte.

Per questa il WWF chiede che “l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise proceda a dotare di radiocollari almeno tutta la popolazione adulta presente nell’area di principale presenza dell’Orso. In questo modo sarà possibile seguire gli esemplari e si potrà venire a conoscenza di eventuali decessi in tempi tali da consentire gli accertamenti del caso e le analisi necessarie per stabilire le cause di morte.”

Pur ammettendo che le cause di morte devono essere ancora accertate, non si può escludere che anche quest’orso sia morto per la TBC per questo la ONG chiede che venga gestita “con adeguata risolutezza la comparsa della TBC sui pascoli di Gioia dei Marsi, visto che già nel 2013 si è segnalato un caso di TBC in un bovino proveniente dai pascoli di Lecce dei Marsi prossimi a quelli di Gioia dei Marsi.”

E poi il WWF riguardo alla lettera del Ministero della Salute, “chiede all’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo, in particolare al Responsabile dei Servizi veterinari, di adoperarsi immediatamente per promuovere capillari e puntuali controlli per tutti gli allevamenti che insistono nelle aree del Parco e dei comuni adiacenti, nel rispetto del principio precauzionale e dell’interesse pubblico per la conservazione e salvaguardia di una specie rara e sempre più a rischio di estinzione, ma anche per la stessa salute pubblica” e inoltre di “sospendere il pascolo in tutti i comuni e prioritariamente in quelli della Marsica perché i pascoli sono vicini e gli animali vengono comunemente lasciati senza controllo e liberi di muoversi.”

E poi ancora il WWF insiste sul rispetto delle norme relative al pascolo invitando le “Autorità di polizia di svolgere, così come previsto dalla legge, adeguati controlli sul rispetto delle norme regolamentari sul pascolo, sull’identificazione dei singoli esemplari, sul divieto di pascolo al di fuori delle aree autorizzate anche provvedendo al sequestro del bestiame in caso di irregolarità.”

Il WWF ricorda “come la zootecnia sia compatibile con la conservazione dell’Orso e dell’ambiente a patto che sia svolta nel rispetto delle regole. I primi ad essere interessati a tutelare e difendere questi territori sono i tanti allevatori onesti e virtuosi: anche per tutelare loro, vanno colpiti coloro che si comportano in maniera illegale”.

La palla ora sta alla Regione Abruzzo, al suo assessorato alle ASL e ai comuni che dovranno emanare l’ordinanza.

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