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Conversazioni silenziose: la risonanza magnetica per “dire” senza muoversi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.07.2012

Secondo un articolo apparso su Cell Press pochi giorni fa i ricercatori dell’Università di Maastricht hanno creato un apparecchio che consentirà a coloro che non possono muoversi e sono quindi impossibilitati a comunicare di sostenere una conversazione.Perchè questi discorsi silenziosi siano possibili viene utilizzata una scansione in tempo reale del cervello.

La ricerca si basa sulle possibilità della risonanza magnetica funzionale che in genere viene utilizzata per scopi di ricerca o per le persone che sono in stato vegetativo per valutare il tipo di attività cerebrale. Attraverso questa risonanaza è stato già dimostrato che le persone in stato vegetativo impossibilitate  a muoversi possono rispondere sì o no alle domande. La risonanza funziona attraverso la misurazione del flusso sanguigno.

Bettina Sorger dell’Università di Maastricht nei Paesi Bassi si è chiesta se questa base di partenza non potesse essere sviluppata per giungere alla possibilità di avere un conversazione. “Il lavoro di Adrian Owen e colleghi” spiega Sorger “mi ha portato a chiedermi se sarebbe potuto essere possibile utilizzare la risonanza magnetica funzionale (fMRI), per compiti mentali e appropriati disegni sperimentali per codificare liberamente pensieri, lettera per lettera, e attraverso questo consentire una comunicazione  anche in assenza di un comportamento motorio “.

Secondo gli esperimenti condotti nella nuova ricerca la risposta alla domanda è affermativa.

Il team di Sorger ha infatti inventato un modo per codificare le lettere che non richiede quasi nessuna preparazione.

I partecipanti  hanno selezionato volontariamente alcune lettere da uno schermo che guidava la codifica delle lettere; per ogni specifico carattere ai partecipanti era richiesto un particolare compito mentale per un determinato periodo di tempo. Questo ha prodotto 27 modelli mentali corrispondenti ad ogni lettera dell’alfabeto e l’equivalente dello spazio fra una lettera e l’altra. Ogni opzione mentale può essere decodificata in tempo reale.

Successivamente in ogni esperimento di comunicazione, i partecipanti hanno sostenuto una mini-conversazione costituita da due domande aperte e dalle risposte. Tutti i partecipanti  erano in grado di produrre con successo le risposte all’interno di una singola sessione di un’ora.

Finora la risonanza magnetica funzionale era utilizzata solo per rispondere a delle domande con risposte multiple in cui ad ogni risposta corrispondeva una lettera. Invece questa nuova ricerca potrebbe fare davvero la differenza per coloro che non hanno nessun modo per comunicare con l’esterno.

La ricerca proseguirà tentando di trasferire lo stesso esperimento su una tecnologia più conveniente, la spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso (functional near infrared spectroscopy, fNIRS) che è una nuova tecnica non invasiva che utilizza luce diffusa per indagare le funzioni cerebrali nell’uomo.

 

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