In un nuovo report l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un ulteriore monito sul problema della resistenza agli antibiotici: non si tratta più di fare previsioni, si legge nella nota, la minaccia è ora, “sta accadendo proprio in ogni regione del mondo e ha il potenziale per colpire chiunque, di qualsiasi età, in qualsiasi paese.”
“Senza un’azione urgente e coordinata da molte parti interessate , il mondo si trova di fatto in un era post – antibiotica, in cui le infezioni comuni e le ferite lievi che sono state trattabili per decenni possono ancora uccidere”, afferma il dottor Keiji Fukuda , OMS , Vice Direttore Generale per la sicurezza sanitaria.
Leggi l’intervista all’esperto Antonio Sorice
“Gli antibiotici”, ha spiegato Fukuda “sono stati uno dei pilastri che ci permettono di vivere più a lungo, sani, e di beneficiare dalla medicina moderna. A meno che non prendiamo azioni significative per migliorare gli sforzi per prevenire le infezioni e cambiare anche il modo in cui produciamo, prescriviamo e utilizzare gli antibiotici, il mondo perderà sempre di più di questi beni della salute pubblica a livello mondiale e le conseguenze saranno devastanti”.
Secondo i dati la resistenza si sta sviluppando su diversi patogeni, ma soprattutto la resistenza di 7 di questi è particolarmente pericolosa. Si tratta infatti di malattie che provocano infezioni del sangue , diarrea, polmonite, infezioni del tratto urinario e gonorrea.
E purtroppo non si tratta di antibiotici prodotti molto tempo fa: la resistenza riguarda anche gli antibiotici di ultima generazione.
Fra i più resistenti la Klebsiella pneumoniae che in alcuni paesi ha sviluppato una resistenza tale da essere efficace in solo il 505 dei casi.
Anche la resistenza ai fluorochinoloni, in commercio dal 1980, anni in cui la resistenza non esisteva, si è sviluppata fino ad essere evidente nella metà dei casi: con questi antibiotici si curano alcune infezioni causate dal batterio E.Coli.
E ancora le cefalosporine di terza generazione non sono più efficaci per il trattamento della gonorrea in moltissimi paesi: ogni si infettano 1 milione di persone nel mondo.
La resistenza agli antibiotici aumenta il rischio di morte, i tempi di degenza in ospedale e quindi le spese a carico del Servizio Sanitario.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel report spiega che tutti i paesi devono fare di più per fronteggiare il problema: alcuni hanno già fatto passi avanti, ma altri sono decisamente indietro.
Passi avanti quindi devono essere compiuti dai decisori politici e anche della scienza. Ma le persone comuni, quotidianamente, possono dare il loro contributo. L’OMS consiglia di usare gli antibiotici solo se prescritti da un medico completando la cura e non interrompendola prima del tempo, magari facendosi consigliare anche dal farmacista. Inoltre l’antibiotico deve essere esclusivamente quello giusto per la malattia e quindi prescritto dal medico in quella specifica circostanza.
Non sono un medico, e nemmeno un farmacista o un chimico, ma volete scommettere che la colpa, se si può chiamare colpa, è del mangiare la carne degli Animali ? lo sanno Tutti che continuando a mangiare la carne, si mangiano anche gli antibiotici che vengono somministrati agli Animali, e che a forza di mangiarli, si diventa resistenti agli antibiotici ? Potrebbe darsi che è l’uovo di Colombo, sapete cosa significa ?
Continuando a mangiare la carne, si mangiano anche tutte le schifenze ed i veleni che permettono di buttare sulle piantagioni, e forse anche gli antibiotici per le colture, perchè Chi deve guadagnare, guadagna sempre sulla pelle dei “Coglioni” , che saremmo Noi, … mi sa che ho svelato un segreto …