Una scoperta che farà storcere il naso agli sportivi duri e puri. Una pillola che aumenta la resistenza all’esercizio fisico. Non è fantascienza visto che la sostanza è già stata sperimentata sui topi facendo aumentare la capacità di resistenza fisica del 50%. I muscoli dei topi si sono trasformati in muscoli d’atleta. Le applicazioni? Per chi soffre di obesità, per gli anziani, per chi ha problemi di insufficienza cardiaca e ci ha problemi respiratori.
Un gruppo internazionale di scienziati ha dimostrato che un farmaco progettato dagli scienziati del campus dello Scripps Research Institute (TSRI) in Florida, aumenta in modo significativo la resistenza all’esercizio fisico nei modelli animali.
Questi risultati potrebbero portare a nuovi approcci per aiutare le persone con condizioni che limitano gravemente la tolleranza all’esercizio, come l’obesità, la malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) e l’insufficienza cardiaca congestizia, così come il declino della capacità muscolare associata all’invecchiamento.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Medicine.
Il farmaco, chiamato SR9009, proviene da una coppia di composti sviluppata nel laboratorio del professor Thomas Burris del TSRI e già descritto in un numero della rivista Nature nel marzo 2012 perchè in grado di ridurre l’obesitò su modelli animali. I composti influenzano infatti l’orologio biologico di base che sincronizza il ritmo dell’attività del corpo con il ciclo di 24 ore del giorno e della notte.
I composti agiscono legandosi ad una delle molecole naturali del corpo chiamata Rev-erbα, che influenza i lipidi e il glucosio nel fegato, la produzione di cellule contenenti lipidi e la risposta dei macrofagi (cellule che rimuovono le cellule morte) durante l’infiammazione.
Nel nuovo studio, un team guidato da scienziati dell’Istituto Pasteur di Lille in Francia ha dimostrato che i topi privi di Rev-erbα avevano un’attività muscolare diminuita. Il gruppo di Burris ha dimostrato che l’attivazione di Rev-erbα insieme con SR9009 ha portato a una maggiore attività metabolica nel muscolo scheletrico sia in laboratorio che nei topi. I topi trattati avevano un aumento del 50 percento della capacità di correre in termini di tempo e distanza.
“Gli animali effettivamente ottengono muscoli come quelli di un atleta che si è allenato”, ha detto Burris.
Gli autori del nuovo studio suggeriscono che l’Rev-erbα colpisca le cellule muscolari favorendo sia la creazione di nuovi mitocondri (le “centrali” della cellula) sia l’eliminazione di quei mitocondri che sono difettosi.