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Esercizio fisico nei topi rallenta l’invecchiamento e allontana la morte

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 24.06.2012

CorsaUno studio della McMaster Hamilton University in Canada, guidato dal professor Mark Tarnopolsky, ha dimostrato che l’esercizio fisico mantene giovani. L’esperimento è stato svolto su modelli murini modificati geneticamente per invecchiare più velocemente.

I topi, oltre ad avere un pelliccia più lucente e scura, non mostravano nessuno degli effetti dell’invecchiamento dei loro compagni pigri. La ricerca è stato pubblicata su PNAS.

I topi del dottor Tarnopolsky  sono stati modificati nei loro mitocondri, organelli interni alle cellule responsabili per la produzione dell’energia, che ne determinano la vita e anche la morte. Con l’invecchiamento i mitocondri non si riparano più a livello genetico, quindi si consumano rendendo ‘vecchia’ la cellula che li ospita.

Molti scienziati considerano la perdita della funzionalità dei mitocondri come una delle cause più importanti dell’invecchiamento nei mammiferi. Quando i mitocondri iniziano a funzionare male, si riduce anche il ‘combustibile’ delle cellule che iniziano a invecchiare e morire, e questo si ripercuote nell’intero corpo: i muscoli si indeboliscono, il sistema nervoso non funziona più bene. In altre parole il corpo mostra i segni della vecchiaia.

I topi che il dottor Tarnopolsky e i suoi colleghi non avevano  il principale meccanismo di riparazione dei mitocondri, e quindi invecchiavano molto presto. Già 3 mesi di età si trovavano ad un’età equivalente negli umani di 20 anni. Ad 8 mesi è come se avessero 60 anni, ed erano anche visivamente estremamente fragili e invecchiati, con i muscoli sottili, i cervelli ridotti, il cuore affaticato e ingrossato, le gonadi avvizzite e la pelliccia grigia. Svogliati, a malapena si muovevano fuori dalle loro gabbie.

Ma sorprendentemente, una parte degli animali malati che sono stati sottoposti ad un’attività ‘ricreativa’ per 45 minuti al giorno per tre volte alla settimana, hanno mostrato segni di resistenza all’invecchiamento e di autoriparazione dei mitocondri.

I roditori percorrevano l’equivalente di 6 km umani, ad un ritmo piuttosto vivace, ed hanno continuato questo regime per cinque mesi.

A 8 mesi, quando i loro compagni di laboratorio sedentari erano ormai calvi, fragili e morenti, i topi ‘sportivi’ sono rimasti molto più giovanili. Avevano molto più pelo scuro, avevano mantenuto quasi tutta la loro massa muscolare e il volume del cervello. Le loro gonadi erano normali, così come i loro cuori.

Ma la cosa che ha sorpreso di più i ricercatori è che, nonostante la mutazione avrebbe dovuto colpire la capacità di riparazione dei mitocondri, i topi attivi avevano molti meno mitocondri con la mutazione negativa rispetto ai topi sedentari. Ad 1 anno, nessuno dei topi che si sono esercitati erano morti per cause naturali.

I ricercatori sono stati sorpresi dalla portata dell’impatto che l’esercizio ha avuto il processo di invecchiamento degli animali.

Tarnopolsky sta attualmente realizzando una serie di esperimenti che dovrebbero aiutare a chiarire i meccanismi fisiologici specifici che permettono questo ‘miracolo’. Ma per ora, ha detto, la lezione che possiamo trarre è molto semplice: “L’esercizio fisico altera il progredire dell’invecchiamento”.

Anche se in questo esperimento l’attività era aerobica e faticosa, il dottor Tarnopolsky non crede che sia necessario fare sport in modo estremo. Già precedenti studi hanno infatti dimostrato che l’attività moderata in certi casi è anche meglio. Tarnopolsky ha detto che, in ogni caso, “è sempre meglio fare poco che niente.” Se non siamo stati degli sportivi in passato, suggerisce lo scienziato, iniziare a camminare cinque minuti al giorno può bastare all’inizio, per poi aumentare il livello di attività fisica gradualmente nel tempo.

 

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