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La caffeina migliora la memoria

Scritto da Elisa Corbi il 13.01.2014

Il consumo di caffeina è la spinta di energia scelta per svegliarsi e rimanere attivi da milioni  di persone. Ora, però, i ricercatori della Johns Hopkins University hanno scoperto una nuova funzione di questa sostanza, ovvero quella di migliorare la memoria.

Caffé

Michael Yassa e il suo team di scienziati hanno verificato che la caffeina ha un effetto positivo sulla memoria a lungo termine negli esseri umani. La loro ricerca, pubblicata dalla rivista Nature Neuroscience, dimostra che migliora certi ricordi, almeno fino a 24 ore dopo che è stata assunta.

“Abbiamo sempre saputo che la caffeina produce migliori effetti cognitivi, ma in particolare quelli sul rafforzamento dei  ricordi non sono mai stati esaminati in dettaglio negli esseri umani”, ha detto Yassa, autore senior della ricerca. ”Lo studio – ha aggiunto – dimostra per la prima volta l’effetto della caffeina nel rendere più resistenti i ricordi per oltre 24 ore”.

Per verificarlo, i ricercatori hanno chiesto a 100 volontari di eseguire una serie di test di apprendimento, ovvero di identificare e memorizzare alcune immagini. Una volta conclusa la prova a ogni partecipante è stata data una una pillola contenente 200 milligrammi di caffeina (il contenuto di circa 3 tazzine di espresso), o un semplice placebo. Il giorno seguente ai volontari sono state nuovamente mostrate le immagini, alle quali ne erano state aggiunte di nuove.  Il compito era quello di dividerle in tre diverse categorie: vecchie, nuove e simili alle iniziali.

I risultati del test  hanno evidenziato che coloro che avevano ricevuto caffeina hanno avuto una maggiore capacità di distinguere le nuove immagini ‘simili’ da quelle iniziali. Questa migliore capacità di memorizzazione non è stata invece osservata nei soggetti che avevano ricevuto dosi di caffeina molto piccole e neanche in quelli che l’avevano assunta prima di fare il test.

La capacità di riconoscere le differenze tra le immagini simili ma non identiche riflette un più profondo livello di conservazione della memoria. “Se avessimo usato un test standard – ha affermato Yassa – senza l’uso di questo trucco non avremmo osservato nessun effetto della caffeina”.
Precedenti indagini avevano dimostrato che la caffeina, consumata abitualmente da circa il 90% della popolazione mondiale, avesse un gran numero di effetti sull’uomo, dalla prevenzione del rischio del Parkinson fino a una funzione antidepressiva, ma nessuno finora ne aveva dimostrato la capacità nel migliorare la memoria.

“Il prossimo passo per noi è quello di capire i meccanismi cerebrali alla base di questo miglioramento. Possiamo usare le tecniche di brain-imaging per rispondere a queste domande. Sappiamo anche che la caffeina è associata alla longevità  e può avere alcuni effetti protettivi sul declino cognitivo causato dal morbo di Alzheimer. Questi sono certamente questioni importanti per il futuro”, conclude Yassa.

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