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Paesi poveri: con i cambiamenti climatici aumenta il rischio diarrea

Scritto da Camilla Di Barbora il 28.03.2013

In uno studio finanziato dalla National Science Foundation, Kathleen Alexander – veterinario e professore associato di fauna selvatica presso il Virginia Polytechnic Institute and State University – ha scoperto il nesso tra cambiamenti climatici e incidenza di malattie diarroiche nelle comunità vulnerabili del Botswana. Unico nel suo genere in Africa sub-sahariana, lo studio raccoglie i dati storici degli ultimi tre decenni (1974-2003) e fornisce importanti indicazioni anche agli altri Paesi aridi del globo alle prese con povertà e aumento dei problemi di salute dovuti alla siccità.

Bicchiere d'acqua

Allo studio di Alexander, pubblicato il 26 marzo 2013 sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health, hanno contribuito anche Ministero della Salute e Ministero dell’ambiente e del turismo del Botswana, la Fondazione Wildize, nonchè i ricercatori Marcos Carzolio ed Eric Vance della Virginia Tech e Douglas Goodin della Kansas State University.

Sebbene il Botswana abbia istituito un programma di sorveglianza sanitaria già poco tempo dopo aver ottenuto l’indipendenza dal Regno britannico (1966), come accade spesso in Africa, per i ricercatori non è stato facile reperire la documentazione relativa all’incidenza dei casi di diarrea nel Paese. “Individuare questi dati in Africa è piuttosto complesso, e ciò spiega perché gli studi a lungo termine sulle interazioni tra clima e salute non siano affatto comuni qui, nonostante si rendano necessari per sviluppare adeguate strategie di adattamento in loro risposta”. “Le malattie diarroiche causano la maggior parte delle morti infantili a livello mondiale e sono la seconda causa di morte tra i bambini in Botswana” afferma Alexander. “I nostri risultati suggeriscono che i cambiamento climatici porteranno a un aumento dei casi di diarrea nelle popolazioni più povere del Botswana, ma anche nelle regioni colpite in egual misura da prolungati periodi di siccità”.

Il territorio del Botswana si estende in Africa meridionale, non ha sbocchi sul mare e ha un clima subtropicale che vede alternarsi stagioni umide e secche. Alexander e i suoi collaboratori hanno confrontato i rapporti mensili sulle malattie diarroiche tra i pazienti trattati nelle strutture sanitarie nazionali a partire dal 1974 con i dati delle variazioni climatiche registrate nel medesimo periodo.
”Secondo la nostra analisi, il progressivo aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni durante la stagione secca provoca un incremento dell’incidenza delle malattie diarroiche, mentre nella stagione delle piogge si riscontra un numero di casi minore”. “Non ci aspettavamo che le malattie diarroiche tendessero a peggiorare durante la stagione secca,” ha sottolineato Alexander. “E invece abbiamo scoperto che in questo periodo si verificano le condizioni migliori per la proliferazione delle mosche, che – oltre ad essere importanti veicoli di trasmissione della diarrea dovuta a microrganismi patogeni – tendono ad amplificare l’effetto dei fattori che già contribuiscono all’insorgenza di questa malattia”.

“Comprendere il potenziale impatto sulla salute dei cambiamenti climatici nei Paesi a basso reddito sarà essenziale per mettere a punto strategie di adattamento e di mitigazione degli effetti volte a tutelare le popolazioni vulnerabili più soggette a queste emergenze e al contempo meno in grado di fronteggiarle”. “Il nostro lavoro – osserva Alexander – tuttavia, non tiene conto degli effetti di fattori extra climatici come i futuri miglioramenti delle infrastrutture igienico-sanitarie e delle condizioni igieniche. L’impatto previsto del cambiamento climatico sulle malattie diarroiche, dunque, potrebbe essere considerevolmente ridotto se le carenze sanitarie riscontrabili oggi in sanità pubblica verranno completamente identificate e risolte”.

Fonte: Kathleen A. Alexander, Marcos Carzolio, Douglas Goodin ed Eric Vance, “Climate Change Is Likely to Worsen the Public Health Threat of Diarrheal Disease in Botswana”. International Journal of Environmental Research and Public Health, 26 marzo 2013.

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