Gaianews

Primo pancreas artificiale sperimentato su diabetici

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.06.2012

DiabeteAl 72esimo Annual American Diabetes Association Meeting, sono stati presentati i risultati positivi dei primi testi clinici sull’uomo di un pancreas artificiale: questi risultati potranno essere significativi per milioni di persone che soffrono di diabete di tipo 1.
Il sistema, che è stato sviluppato in collaborazione da Animas eJDRF  rileva correttamente alti e bassi e ha dimostrato di poter regolare in modo sicuro e automaticamente la somministrazione di insulina in ambito clinico.

I risultati dello studio hanno indicato che il sistema del congegno chiamato “Minimizzatore di ipo e iperglicemia” (HHM)  è stato in grado di prevedere automaticamente aumento e diminuzione della glicemia e di conseguenza di aumentare e/o diminuire la somministrazione di insulina in modo sicuro. Il sistema HHM comprende una pompa di insulina per via sottocutanea, una monitorizzazione continua del glucosio (CGM) e uno speciale software utilizzato per prevedere i cambiamenti del glucosio nel sangue.

“Il completamento di questo studio utilizzando il Sistema HHM  in trials clinici su umani  è un significativo passo avanti nello sviluppo di un avanzato sistema di prima generazione di pancreas artificiale”, ha detto il dottor Henry Anhalt  Direttore Medico del Programma Pancreas Artificiale. “Si pongono le basi per successivi studi clinici, che ci portano un passo avanti verso il sogno di un pancreas artificiale, una realtà per milioni di persone affette da diabete di tipo 1”.

Nel giugno del 2011 il progetto ha ricevuto l’approvazione della US Food and Drug Administration (FDA) per procedere con studi di fattibilità  clinici sugli umani per lo sviluppo di un sistema a ciclo chiuso di pancreas artificiale. La società ha collaborato con il JDRF nel gennaio 2010 per iniziare a sviluppare un sistema automatizzato per aiutare le persone a vivere controllando meglio la loro malattia, il diabete di tipo 1.

“Siamo incoraggiati dai risultati dei primi esperimenti umani in questa partnership con Animas”, ha detto Aaron Kowalski, vice presidente e  assistente di ricerca presso JDRF. “Un  pancreas artificiale in grado non solo di rilevare, ma anche di prevedere alti e bassi livelli di zucchero nel sangue ed effettuare regolazioni automatiche per la somministrazione di insulina sarebbe un grande passo avanti per le persone con il diabete di tipo 1. Un sistema così potrebbe alleviare un enorme carico per la gestione di questa malattia “.

Lo studio ha preso in considerazione  13 partecipanti con diabete di tipo 1 per circa 24 ore per ogni partecipante.  I ricercatori hanno lavorato a variabili sull’ insulina e sull’ alimentazione  per sfidare e valutare il sistema.

Il primo obiettivo è stato quello di creare una capacità del sistema di prevedere le variazioni dei livelli di insulina nel sangue. Il secondo obiettivo, invece, quello di creare la capacità del sistema di regolare i valori dell’insulina nel sangue nonostante le variazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  • matteo scrive:

    Buon giorno srivo per dire che studio da dodici anni il modo come poter combattere in modo attivo ed efficace il diabete mellito di tipo 1 e 2. Ho inventato il pancreas artificiale che funziona realmente. Fatto con l’elettromeccanica. Ho chiesto aiuto al ministro della salute e tanti altri organi istituzionali. Non ho il brevetto anche se ultimato da ormai 4 anni, per via dei costi burocrazia e mancanza di interesse effettivo del problema. Marrali Matteo: diabetico di tipo 1 da 28 anni.

  • silvio scrive:

    sarebbe bello ma tutti i venditori di insulina striscette aghi medici per il controllo dove li metti ci manggia troppa gente non avrai mai sono tanti io uso insulina lantus solostar secondo voi e giusto che la penna sia usa e getta uno dei tanti sprechi scusa per litaliano scorretto silvio

  • christian scrive:

    Non ci credo piu alle scoperte per migliorare la vita dei diabetici,e’ da parecchi anni che la ricerca e’ ferma e si potrebbe fare molto. ma non si vuole fare.

  • emanuele scrive:

    Ringrazio tutti gli uomini che si dedicano per migliorare le condizioni di salute e di vita quotidiana dei pazienti in genere ed in particolare i pazienti diabetici.
    Ringrazio tutti gli uomini che lucrano sulla salute di tutti i pazienti svolgendo con genio la propria attività professionale.
    Ringrazio tutti gli uomini che speculano sulle condizioni di salute dei pazienti per fini personali di rappresentanza pubblica impegnandosi a far reperire mezzi economici, normative ecc.. Grazie!!! Manu

  • domenico del bono scrive:

    sono il papà di una bambina diabetica di tipo 1 ero già al corrente di questa miracilosa scoperta,ma naturalmente sono molto ma molto e dico molto scettico,visto che in Italia siamo sempre gli ultimi.Sarei un genitore felicissimo se tutto ciò fosse fattibile e come tale farei di tutto per vedere mia figlia felice, quindi mi appello a voi fate che questo miracolo sia alla portata di tutti cosi alleviereste tante sofferenze di noi genitori grazie distinti saluti.

  • cris scrive:

    13 partecipanti e 24 ore ? Riparliamone tra qualche anno.