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Rumori: non danneggiano solo l’udito, ma anche la nostra salute

Scritto da Elisa Corbi il 30.10.2013

L’esposizione a lungo termine al rumore che sia in ambito lavorativo, ricreativo o ambientale rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica che va ben oltre i danni per l’udito. E’ quanto afferma un team internazionale di ricercatori su The Lancet. 

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Il gruppo di ricerca, che include gli esperti  della Perelman School of Medicine presso l’ University of Pennsylvania, ha esaminato le ultime ricerche sull’impatto del rumore su una serie di indicatori che riguardano sia la salute dell’udito, ma anche le malattie cardiovascolari, le prestazioni cognitive, la salute mentale e disturbi del sonno,  per sensibilizzare le persone su quali siano gli effetti non uditivi del rumore.

“Nella nostra società il rumore è molto invasivo e la disponibilità di luoghi tranquilli è in netto calo. Abbiamo bisogno di capire meglio come questa costante esposizione al rumore influenzi la nostra salute generale”, ha dichiarato Mathias Basner, professore del Sonno e Cronobiologia presso il Dipartimento di Psichiatria della Penn, e autore principale della nuova revisione. “Dagli assordanti auricolari per la  musica al costante ronzio del traffico a cui sono esposti coloro che vivono o lavorano vicino alle autostrade, ciò che sentiamo tutti i giorni ha un impatto su molte parti del nostro corpo.”

Negli ultimi anni, la ricerca si è concentrata sul rumore sociale, come ad esempio quello sentito nei bar o tramite lettori di musica personali, il rumore stradale, ferroviario e del traffico aereo. “La nostra comprensione riguarda i diversi aspetti che l’impatto acustico  ha sulla salute oltre la perdita dell’udito, e includono il sonno, la funzione cardiovascolare, e anche la capacità del paziente di guarire in un ambiente ospedaliero”, ha detto Basner.

Il team di ricerca, composto da membri della International Commission on Biological Effects of Noise (ICBEN), si concentra dunque sui problemi acustici del rumore (uditivi), ma anche sui più ampi effetti deleteri per il benessere fisico e mentale (non- uditivi). La squadra si è concentrata su studi pubblicati nel corso degli ultimi cinque anni nel campo dell’otorinolaringoiatria, della medicina cardiovascolare, della psicologia e della medicina ospedaliera, per determinare meglio lo stato delle attuali prove di impatto del rumore sulla salute.

La comunità medica rileva anche che la perdita dell’udito, causata dai rumori, è il disturbo più comune negli Stati Uniti.” Circa 22 milioni di americani sono esposti a livelli di rumore pericolosi sul posto di lavoro, e, ogni anno, una cifra stimata di 242 milioni dollari è spesa per compensare questa disabilità”, dice Basner . 

Composti preventivi e terapeutici per il trattamento della perdita dell’udito si stanno sviluppando e saranno probabilmente disponibili entro i prossimi 10 anni, ma gli autori sottolineano che ulteriori sforzi educativi debbano essere pianificati.

Per quanto riguarda gli effetti non uditivi, gli autori concludono che a causa dell’esposizione onnipresente del rumore ambientale e sociale, il suo effetto sulla salute pubblica è molto sottovalutato. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), più di un milione di invalidità  nei Paesi dell’ Europa occidentale sono causati dall’esposizione al rumore ambientale.

Di conseguenza, gli autori hanno trovato prove che a lungo termine il rumore ambientale porti effetti nocivi al sistema cardiovascolare, con collegamenti per l’ipertensione, le malattie ischemiche del cuore e gli ictus. Inoltre, numerosi studi hanno indicato le associazioni tra l’esposizione al rumore dell’ambiente che ci circonda e i disturbi del sonno.

Per gli effetti non uditivi, Basner dice che grandi studi epidemiologici prospettici sono necessari per rafforzare il legame tra il rumore ambientale e sociale acuto e diversi risultati sulla salute , soprattutto per quanto riguarda le malattie cardiovascolari.

Gli autori sperano che la loro ricerca aumenti la consapevolezza sulle molteplici conseguenze negative  del rumore e stimoli campagne educative per bambini e adulti. “Gli sforzi per ridurre l’esposizione al rumore alla fine saranno premiati con minori quantità di fastidi”, concludono.

A Basner e colleghi sono stati di recente assegnati i finanziamenti federali attraverso la Federal Aviation Administration (FAA) per studiare l’impatto del rumore degli aerei sul sonno.

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