Il percorso di crescita dei dinosauri e delle modificazioni che questi acquisivano durante la crescita è uno studio alquanto difficile. Usando una combinazione di analisi biomeccaniche e di istologia delle ossa, un team di ricerca internazionale, composto da paleontologi delle Università di Pechino, Bristol e Bonn, ha mostrato come uno dei dinosauri più conosciuti, del genere Psittacosaurus o “lucertola pappagallo”, abbia cambiato la sua postura sul terreno, passando da una posizione a quattro zampe ad una a due zampe.
Lo Psittacosaurus è un genere studiato attraverso più di 1000 esemplari, distribuiti in almeno otto specie, è conosciuto fino dal Cretaceo inferiore – 100 milioni di anni fa – e diffuso in tutta l’Asia, dalla Cina alle aree più orientali (Giappone, Mongolia, Tailandia).
Si tratta di un dinosauro erbivoro di piccole dimensioni (1,5-2 metri), considerato il primitivo antenato dei ceratopsidi o dinosauri cornuti. La presenza di piume nella regione caudale sarebbe la prima testimonianza di questo carattere nei dinosauri ornitischi.
Come parte della sua tesi di dottorato all’Università di Bristol, Qi Zhao, ora ricercatore dell’Istituto di Paleontologia dei Vertebrati di Pechino, aveva condotto uno studio approfondito sulle ossa di individui di varia età, “cuccioli”, giovani e adulti. I risultati dello studio sono pubblicati su Nature Communications.
Il Dr Zhao ha affermato: “Alcune ossa di Psittacosaurus infantile hanno una larghezza di solo pochi millimetri, per cui ho cercato di maneggiarle con estrema cautela per essere in grado di ottenere sezioni utili di osso da analizzare. Dovevo anche essere sicuro di causare il minor danno a questi preziosi campioni, per quanto mi era possibile”.
Con un permesso speciale dell’Istituto di Pechino, Zhao ha sezionato due braccia e due ossa della gamba di 16 dinosauri, alcuni di età compresa tra meno di un anno e dieci anni, altri già adulti.
Il lavoro del difficile sezionamento è stato svolto in uno speciale laboratorio di paleoistologia dell’Università di Bonn, in Germania.
Il piccolo esemplare di un anno aveva braccia lunghe e gambe corte e, poco dopo la nascita, procedeva a quattro zampe. Dall’esame delle sezioni ossee è emerso che le ossa del braccio erano cresciute più rapidamente negli individui da uno a tre anni di età. Da quattro a sei anni, la crescita del braccio pareva avesse rallentato, mentre le ossa delle gambe mostravano di essere cresciute molto di più, fino ad acquistare una lunghezza pari a due volte quella delle braccia, carattere necessario per un animale che tendeva a rizzarsi sulle zampe posteriori come un adulto.
Il prof. Xing Xu, dell’Istituto di Pechino, supervisore del dottor Zhao, ha commentato: “Questo pregevole studio, il primo del suo genere, mostra quante informazioni siano contenute nelle ossa dei dinosauri. Siamo lieti del buon esito di questa ricerca e di vedere i tanti nuovi metodi utilizzati per apprendere ancora di più sulla vita sorprendente dei dinosauri”.
Il prof. Mike Bentos dell’Università di Bristol, altro supervisore di Zhao, ha aggiunto:”Questo tipo di studi può anche far luce sull’evoluzione dell’intero genere Psittacosaurus, i cui esemplari infantili e più giovani avevano una postura a quattro zampe che, in qualche momento della loro ascendenza, divennero poi bipedi”.
Si potrebbe concludere ricordando quanto questo studio faccia da sponda alla validità dell’intuizione di Darwin, espressa poi dal biologo Ernst Haeckel già nel 19° secolo: lo sviluppo dell’individuo, l’ontogenesi, è una rapida sintesi dell’intera storia evolutiva della vita, la filogenesi; oppure, come viene sinteticamente enunciato, l’ontogenesi ricapitola la filogenesi.