Un nuova ricerca si interroga sulla funzione di uno speciale DNA, che una volta divenuto “spazzatura” sembrerebbe giocare un ruolo determinante in alcune gravi malattie neurologiche. La ricerca è stata condotta dagli scienziati dell’Università della California ed è stata effettuata su modelli murini.
Anche se i ricercatori sono stati per lo più impegnati a codificare il DNA presente nel genoma, non è nel genoma che troviamo la maggior parte del DNA. Ad esempio, il DNA spezzatura preso in considerazione dai ricercatori californiani è stato sempre tralasciato perchè si riteneva che non avesse alcuna importanza.
Nella loro ricerca, gli scienziati hanno studiato degli speciali RNA, gli lncRNA.
“La funzione di queste molecole di RNA era ad oggi misteriosa e sta cominciando solo ora ad essere scoperta”, ha detto Daniel Lim,assistente professore di chirurgia neurologica, e autore senior dello studio, pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell.
Alexander Ramos, primo autore dello studio, ha condotto un’ampia analisi computazionale per stabilire se ci fosse una relazione fra lncRNA all’interno delle cellule e attivazione dei geni.
Ramos ha esaminato specificatamente modelli associati a particolari percorsi di sviluppo o alla progressione di alcune malattie. Ha trovato un’associazione tra un set di 88 RNA lunghi non codificanti e la malattia di Huntington, una malattia neurodegenerativa letale. Inoltre ha trovato più deboli associazioni tra gruppi specifici di lunghi RNA non codificanti e la malattia di Alzheimer, le crisi convulsive, il disturbo depressivo maggiore e vari tipi di cancro.
A differenza dell’RNA messaggero, che è trascritto dal DNA nei geni e guida la produzione di proteine, le molecole lncRNA non hanno informazioni sulla costituzione delle proteine. Perciò si pensava che non fossero determinanti nella vita di una cellula
Ciononostante, anche gli lncRNA sono trascritti dal DNA così come l’ RNA messaggero, e anche loro, sono costituiti da sequenze uniche di blocchi di acido nucleico.
I dati dello studio indicano che l’lncRNA può legare proteine strutturali ai cromosomi del DNA e così facendo indirettamente influenza l’attivazione del gene e la fisiologia cellulare senza alterare il codice genetico. In altre parole, all’interno della cellula, le molecole agiscono al di là dei geni.
Ramos con diverse tecniche avanzate di sequenziamento e analisi del DNA e dell’RNA ha identificato dove avvengono alcuni cambiamenti chimici nei cromosomi, e ha individuato gli lncRNA su tipi cellulari specifici all’interno del sistema nervoso centrale. La ricerca ha rivelato circa 2.000 di queste molecole che non erano state precedentemente descritte.
I dati trovati dai ricercatori sono talmente consistenti che gli studiosi hanno creato un sito web accessibile anche da altri scienziati che vogliano occuparsi di questa ricerca.
“La generazione di nuove cellule nervose nel cervello adulto, le cellule staminali neurali e lo sviluppo del cervello e delle cellule staminali embrionali dovrebbero essere di interesse per gli scienziati che studiano gli RNA non codificanti”, hanno concluso gli scienziati.