Da molto si vocifera che oltre al lancio di rover, gli Americani abbiano in progetto di colonizzare Marte. I viaggi commerciali sono in forte sviluppo, ma il problema del sostentamento sul pianeta rosso ad oggi non è stato ancora risolto. Siccome non è possibile pensare di portare tutto il necessario per vivere sul pianeta dalla Terra gli scienziati del Wageningen UR, un università nei Paesi Bassi, sta studiando il modo di coltivare alcuni vegetali direttamente sul pianeta.
Al lavoro sul progetto è Wieger Wamelink, che sostiene che in 10 anni potremo riuscire a coltivare le piante sul pianeta rosso e che le scoperte serviranno anche a migliorare l’agricoltura in territori difficili sulla Terra.
Wieger, nel suo esperimento, ha testato la crescita di 14 varietà vegetali su un suolo di Marte artificiale per oltre 50 giorni. La NASA ha composto il suolo con campioni di suolo vulcanico delle Hawaii. Con sua grande sorpresa, le piante crescevano bene e alcune addirittura sono sbocciate.
“Mi aspettavo che il processo di germinazione funzionasse , ma ho pensato che le piante sarebbero morte per mancanza di nutrienti”, spiega Wieger. Le analisi condotte finora però, hanno evidenziato che il suolo di Marte contiene più sostanze nutritive del previsto. Oltre al fosforo e agli ossidi di ferro lo scienziato pensa all’azoto, un nutriente essenziale della pianta.
Il professor Leo Marcelis della Wageningen University, consulente nel progetto ‘ Mars One’ e uno dei colleghi di Wieger Wamelink ha dichiarato: “Dato che è impossibile prendere tutto da terra, avremo bisogno di produrre cibo se vogliamo andare nello spazio. E questo richiede conoscenze sui sistemi di coltivazione che funzionano bene nelle condizioni presenti su Marte”, spiega Leo.
Naturalmente il fatto di poter coltivare le piante non risolve tutti problemi che si dovrebbero affrontare per abitare su Marte: la gravità, minore che sulla Terra, rende difficile l’irrigazione e la fotosintesi perciò le piante crescono più lentamente: inoltre su Marte c’è meno luce che sulla Terra.
Perciò secondo gli scienziati le piante dovrebbero essere coltivate in ambienti chiusi con luci a LED. Il tipo di luce e la fonte dell’elettricità sono tutti problemi da risolvere durante la ricerca, spiegano gli scienziati. Si tratta di fatto di organizzare un intero sistema.
La ricerca fornirà un patrimonio di conoscenze che potrà essere applicato anche sulla terra. Coltivare in condizioni difficili, riciclaggio di acqua gas e sostanze nutritive e lo sviluppo di alte tecnologie per monitorare i processi sul pianeta sono fra gli obiettivi del progetto.
Wieger e Leo sono però convinti che riusciremo a colonizzare Marte solo se sarà possibile ottenere la condizione di base della produzione alimentare. “Sono convinto che Wageningen UR sarà in grado di sviluppare un sistema di coltivazione degli alimenti completa per Marte entro dieci anni”, conclude Wieger. “La conoscenza di sistemi completi di coltivazione controllabili, la di varietà vegetali , la sicurezza alimentare e l’entomologia per l’impollinazione delle api sono le aree di cui Wageningen UR si occuperà.”