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Ricerca su adolescenti mostra che il cioccolato non li fa ingrassare

I ricercatori hanno dimostrato che il maggior consumo di cioccolato è associato a più bassi livelli di grassi totali (grasso depositato su tutto il corpo) e grasso centrale (addominale), indipendentemente dal fatto che l'individuo partecipi o meno ad una regolare attività fisica e dalla dieta

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 10.11.2013

E’ stato scientificamente smentita la vecchia convinzione che mangiare cioccolato fa ingrassare. In un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista Nutrition, i ricercatori della Facoltà di Medicina e della Facoltà di Attività Fisica e Scienze dello Sport dell’Università di Granada hanno dimostrato che il maggior consumo di cioccolato è associato a più bassi livelli di grassi totali (grasso depositato su tutto il corpo) e grasso centrale (addominale), indipendentemente dal fatto che l’individuo partecipi o meno ad una regolare attività fisica e dalla dieta.

Cioccolato

I ricercatori hanno determinato che l’aumento del consumo di cioccolato è associato a un più elevato indice di massa corporea e di altri indicatori di grassi totali e del grasso addominale nel corpo negli adolescenti che partecipano ad uno studio che monitora l’obesità e il sovrappeso negli adolescenti, HELENA (Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence). Questo progetto, finanziato dall’Unione Europea, indaga le abitudini alimentari e lo stile di vita nei giovani in 9 paesi europei.

Lo studio ha coinvolto 1.458 adolescenti di età compresa tra i 12 ed i 17 anni ed i risultati hanno dimostrato che un maggiore livello di consumo di cioccolato è associato con livelli più bassi di grassi totali e centrali, stimati attraverso l’indice di massa corporea, il grasso corporeo percentuale rilevato sulla cute e l’impedenza bioelettrica. Questi risultati si sono rilevati indipendenti dal sesso del partecipante, dall’età, dalla maturazione sessuale, dall’assunzione di energia totale, dall’assunzione di grassi saturi, di frutta e verdura, dal consumo di tè e caffè e l’attività fisica.

Poiché il principio autore Magdalena Cuenca – García spiega che anche se il cioccolato è considerato un alimento ad alto contenuto calorico, in quanto ricco di zuccheri e grassi saturi, “recenti studi negli adulti suggeriscono che il consumo di cioccolato è associato ad un minor rischio di disturbi cardiometabolici”.

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