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Le allergie alimentari colpiscono soprattutto i bambini

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.05.2014

Attenzione a quello che mettiamo nel piatto per combattere le allergie alimentari, soprattutto se a farne le spese sono i bambini. Ben 600mila bambini in Italia sono infatti colpiti da allergie alimentari. A riferirlo sono gli ultimi dati sulle allergie alimentari diffusi dalla Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, Sezione Regionale Umbria-Marche e dalla UOC di Allergologia di Civitanova Marche, diretta dal Stefano Pucci.

Glutine

Le allergie più frequenti si verificano in età pediatrica e adolescenziale. L’interazione tra predisposizione genetica e condizionamento ambientale infatti ha fatto registrare nell’ultimo decennio un incremento delle malattie allergiche tra i più piccoli.

Pucci al congresso ‘L’uomo e il cibo: delizia e croce’ dice che contro le allergie alimentari occorre la certezza di quello che stiamo mangiando, perché “a volte una forchetta o un contenitore ‘contaminati’ da un altro alimento potrebbe scatenare una reazione allergica”.

E’ infatti stato dimostrato che il 90% delle anafilassi fatali avviene proprio nei ristoranti e nelle mense, e sono invece rarissimi i casi di reazioni pericolose nelle case. I dati sono allarmanti e “dovrebbero far riflettere tutti i protagonisti della filiera alimentare e distributiva”, continua il comunicato.

Per combattere questo problema nasce la ‘Carta dei Desideri’, documento in forma di appello promosso dalle principali associazioni italiane pazienti per chiedere a istituzioni, aziende e attività commerciali di specificare sempre tutto quello che un piatto o una preparazione alimentare contiene o potrebbe contenere in termini di tracce.

Le associazioni sono anche molto critiche contro i test per le allergie in vendita sul web. I test diagnostici hanno infatti dei prezzi troppo bassi, ed è assurdo pensare, dice Amelia, presidente Apa Italia, Associazione pazienti allergici, “che in pochi minuti si abbiano risultati scientifici che, in sede medica, necessiterebbero settimane e mesi”.

Secondo gli specialisti un’analisi scientifica richiede tempi lunghi e costi ambulatoriali di circa 30 euro, una cifra ampiamente superata sul web. Inoltre Amelia da un consiglio su come smascherare le truffe: “Non c’è fondamento scientifico in questi test se si basano soltanto sulla presenza dell’IgG (Immunoglobina G) come cartina tornasole di una futura/probabile intolleranza. Si capisce che il metodo non è scientifico quando si parla di ‘sospendere’ gli alimenti che provocano intolleranze per poi rimetterli dopo poche settimane. E’ per questo che la Carta dei Desideri deve essere una necessità per tutti, urgente e indispensabile”.

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