Questo è un anno decisamente particolare per i funghi: sono moltissime le persone intossicate e in alcuni casi si è dovuto ricorrere al trapianto di fegato.
Per cercare di arginare il problema il Ministero della Salute ha redatto un opuscolo con le 10 regole da rispettare per mangiare i funghi. L’opuscolo sarà scaricabile, anche sotto forma di App per iPad o Android nell’Edicola Salute online del Ministero.
L’opuscolo è stato redatto dal Centro Antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano in collaborazione con il Ministero.
In questo mese si è infatti verificato un aumento delle richieste di consulenze tossicologiche davvero importante: secondo il centro di Niguarda infatti sarebbero ben 250 le richieste di consulenze in meno di tre settimane.
Alcuni casi, come si apprende dalla cronaca, hanno richiesto il ricovero in ospedale e addirittura il trapianto di fegato.
I funghi, dicono gli esperti, non andrebbero mai mangiati a meno che non siano controllati da un esperto, e nel caso in cui non conoscessimo un micologo, è possibile avere una consulenza gratuita in molte Asl.
Oltre alle regole per consumare i funghi il ministero ha redatto una guida per riconoscere i sintomi dell’intossicazione. Infatti a diversi sintomi corrispondono diversi livelli di intossicazione.
Se abbiamo vomito o diarrea e abbiamo mangiato dei funghi è bene chiamare subito il centro antiveleni al numero 02.66101029 che è attivo 24 ore su 24, portando con sè i resti dei funghi (cotti, crudi, o anche i residui della pulizia)
Le dieci regole per non correre rischi sono:
Consumare solo funghi controllati da un vero Micologo (diffida degli “esperti improvvisati”)
Consumare quantità moderate
Non somministrare ai bambini
Non somministrare a donne gravide
Consumare solo funghi in perfetto stato di conservazione
Consumare funghi ben cotti e masticare correttamente
Sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi
Non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali
Non regalare i funghi raccolti se non controllati
Nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino
ottimo, è importante diffondere questa lista soprattutto la prima regola che automaticamente allontana i profani dalla ricerca dei funghi. 2 sabati fa abbiamo incontrato un tizio intorno ai 1000 metri con un sacchetto in mano, gli abbiamo chiesto per curiosità se cercava funghi o castagne e ci ha risposto sprezzante che cercava funghi e che dovremmo saperlo che le castagne a quell’altitudine non crescono… salvo poi vedere castagne ovunque per i sentieri circostanti… che gran conoscitore delle valli!