Gli annunci televisivi con gli scimpanzè che indossano abiti umani rischiano di falsare la percezione del pubblico degli animali in via di estinzione e ostacolano gli sforzi di conservazione, secondo un team di primatologi e professori di marketing presso la Duke University.
I ricercatori hanno mostrato a 165 partecipanti allo studio tre gruppi diversi di spot televisivi di prodotti come dentifrici e bevande analcoliche e poi hanno intervistato i partecipanti per vedere se l’atteggiamento verso la conservazione era cambiato. Un primo gruppo ha visto, fra gli annunci pubblicitari, un messaggio serio sulla conservazione di Jane Goodall . Un secondo gruppo ha visto il filmato di uno scimpanzé allo stato selvatico. E un terzo gruppo ha visto scimpanzé vestiti come esseri umani in annunci pubblicitari che volevano essere umoristici.
“Ciò che volevamo testare era se l’industria dell’intrattenimento ha fatto sì che il mostrare gli scimpanzé in ambienti umani rendesse le persone più in sintonia con la loro situazione”, ha dichiarato Brian Hare, assistente di antropologia evolutiva presso la Duke. “In effetti, è vero il contrario. Abbiamo trovato che le persone si preoccupano di meno dei rischi degli scimpanzé dopo aver visto il messaggio pubblicitario con gli scimpanzè umani.”
Parte del problema è anche che gli scimpanzé utilizzati nelle pubblicità sono giovani, animali più piccoli, non animali adulti che diventano poi pericolosi, ha detto Hare. “Non lo diremo mai abbastanza: gli scimpanzé non sono animali domestici.”
La percezione che gli scimpanzé possono essere animali domestici, e la possibilità che questi annunci possano apparire sui media africani, potrebbe contribuire a creare un mercato di giovani animali destinati al commercio come animali domestici, ha detto Hare.
Oltre alla rilevazione dei loro atteggiamenti, i partecipanti hanno avuto la possibilità di acquistare uno dei prodotti che avevano visto o di contribuire con un obolo di beneficienza per un ente che si occupa di conservazione. Coloro che avevano visto la pubblicità con gli scimpanzé “umani” erano meno propensi a donare.
“Nessuno ha misurato questo genere di cose prima, ma questo studio mostra chiaramente che la rappresentazione delle specie minacciate in televisione possono alterare i comportamenti degli spettatori e diminuire la propria volontà a donare”, ha detto Kara Schroepfer. “Questa è una chiara indicazione che abbiamo bisogno di rivalutare le pratiche dei media e le priorità della conservazione.”