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“L’orso marsicano è il nostro gorilla di montagna”:
i volontari del WWF al lavoro in Abruzzo

Scritto da Federica di Leonardo il 13.09.2013

Fra ottobre e novembre al Parco Nazionale d’Abruzzo, 4 turni di volontari si alterneranno per recuperare alberi da frutto localizzati nelle zone montane del Parco. I volontari saranno anche impiegati nella manutenzione delle recinzioni a difesa delle attività di zootecnia e delle aree agricole. L’operazione è inserita in un disegno di più ampio respiro che tenta di risolvere il problema degli orsi confidenti. L’iniziativa è finanziata grazie ai fondi raccolti con la vendita di album e figurine presso le Coop, avvenuta l’anno scorso. E sarà la Coop a offrire vitto e alloggio ai volontari.

Bacche e frutti, alimenti importanti per gli orsi che si preparano al letargo invernale Giovane orso nel Parco d'Abruzzo  © V. Mastrella Archivio Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Bacche e frutti, alimenti importanti per gli orsi che si preparano al letargo invernale Giovane orso nel Parco d’Abruzzo
© V. Mastrella Archivio Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

L’orso marsicano rischia l’estinzione: la popolazione consta di circa 50 individui (49 all’ultima stima). Quando gli orsi si avvicinano ai paesi per cercare cibo, incontrano dei rischi e, in  una popolazione così esigua, la perdita di ogni individuo diventa questione di vitale importanza: “L’orso marsicano”, ha dichiarato Massimiliano Rocco del WWF,” è il nostro gorilla di montagna e dobbiamo mettere in campo ogni sforzo per salvarlo”.

“I periodi sono 4, ognuno della durata di 10 giorni (18 / 27 ottobre, 24 ottobre / 3 novembre, 31 ottobre / 9 novembre, 8 / 17 novembre), nelle aree della  Val  Roveto, Val Giovenco, Vallelonga e Valle del Sagittario. Il lavoro dei volontari sarà prezioso per potare e rigenerare vecchi frutteti abbandonati o selvatici , con il fine ultimo di accrescere la disponibilità alimentare per l’orso in aree lontane dai centri urbani,” spiega il WWF in un comunicato.

“Questi orsi non hanno problemi alimentari” ci tiene a precisare Massimiliano Rocco, del WWF. “Non stiamo creando loro nuove fonti perchè sono affamati”.

L’azione si inserisce in un più grande disegno che intende risolvere il problema dei cosiddetti orsi confidenti. Si tratta di orsi che perdono la diffidenza con gli uomini e i centri abitati. In Abruzzo ora succede nel paese di Scanno e nelle frazioni limitrofe, dove l’orsa Gemma mette a segno incursioni notturne in cerca di cibo facile, e da qualche settimana anche a San Donato in Valcomino, al confine fra Lazio e Abruzzo, dove un altro orso fa incetta di pecore.

L’orso, gli esperti l’hanno spiegato più volte, entra nei paesi perchè trova cibo facile e con meno sforzo. Ma recuperare gli alberi da frutto in montagna non sarà sufficiente, spiega Massimiliano Rocco. E’ noto infatti che senza la messa in sicurezza di tutte le fonti trofiche nei paesi, il problema degli orsi confidenti non si risolverà.

“Non è Gemma che è diventata ‘confidente’ perchè c’è in lei qualcosa di sbagliato, siamo noi che le lasciamo cibo in abbondanza, che abbiamo modificato il territorio secondo le nostre necessità. A Scanno e in altre zone è necessaria una ripianificazione territoriale se vogliamo risolvere il problema. Alcune fonti potrebbero essere delocalizzate, altre, se non strettamente necessarie, potrebbero essere eliminate del tutto,” spiega Rocco.

“Ma per un’operazione del genere è necessario coinvolgere le comunità locali per trovare soluzioni che siano condivisibili”, conclude Rocco.

Come evidenziato dalle dichiarazioni di esperti dell’ISPRA e dell’Università La Sapienza di Roma, “sanitarizzare” i paesi diventa una necessità ineliminabile. L’orsa Gemma, nota ai più perchè protagonista di servizi sui media anche nazionali, è un pezzo importante della popolazione di orso marsicano, in quanto femmina riproduttiva: di più, c’è un’alta probabilità che Peppina, un’orsa sua figlia, si stia riporducendo in un’area esterna al Parco d’Abruzzo, e sarebbe la prima volta che accade. Per questo è importante assicurare la sua incolumità. La necessità e l’urgenza delle azioni sono chiare. Agli uomini che devono agire il compito di passare ai fatti.

Per chi volesse informazioni per partecipare all’iniziativa ecco i contatti: 
e-mail: wwfmarsica@gmail.com – tel. 320. 5662061.

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