Si è svolto questa sera a Scanno, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, il primo incontro informativo sulle azioni di dissuasione che saranno prossimamente effettuate dal personale specializzato per scacciare gli orsi confidenti dai paesi e far perdere loro l’abitudine di cercare cibo nei centri abitati.Presenti il sindaco di Scanno, Patrizio Giammarco, e il personale del Parco e del Corpo Forestale dello Stato.
Gli orsi marsicani confidenti sono quelli che avrete sicuramente visto scorazzare nei paesi in alcuni video rintracciabili facilmente on line e che a volte vengono trasmessi in TV dai telegiornali sia locali che nazionali.
Il fenomeno può apparire a un occhio inesperto bizzarro e divertente, ma il comportamento di questi orsi è una seria minaccia per la conservazione di questa sottospecie di orso bruno che è presente solo in Abruzzo e prevalentemente nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Infatti un orso che impara a cercare cibo nei paesi mette a rischio prima di tutto la propria incolumità. Naturalmente è sensato pensare anche all’incolumità degli abitanti anche se non ci sono mai stati attacchi da parte degli orsi nei confronti degli uomini.
Il progetto LIFE ARCTOS, finanziato con fondi europei, ha previsto una serie di azioni mirate a disabituare gli orsi a recarsi nei paesi per riportarli sulle montagne del parco. Nei giorni scorsi due orse confidenti sono state catturate e radiocollarate. Il radiocollare non viene messo a scopi di ricerca, ma per potere meglio monitorare gli orsi confidenti nei loro spostamenti e quindi poter meglio effettuare le azioni di dissuasione. Le azioni previste, lancio di petardi e uso di fucili con proiettili di gomma, potranno essere in questo modo anche meglio valutate nella loro intensità e efficacia.
E’ per questo che il Parco in collaborazione con i paesi coinvolti ha organizzato degli incontri informativi con le popolazioni dei paesi. Stasera alle 18 un incontro si è svolto a Scanno, uno dei paesi priviligiati dall’orsa Gemma, dai suoi cuccioli e dall’altra orsa più giovane, chiamata “Ciliegino”.
L’incontro, a cui hanno partecipato il direttore Dario Febbo, il capo del CTA del Corpo Forestale dello Stato Luciano Sammarone, il biologo del Parco dottor Roberta Latini, il capo della sorveglianza del Parco Renato di Cola, la responsabile per la comunicazione del Parco, Daniela D’Amico e il sindaco di Scanno si è svolto alla presenza di un nutrito pubblico formato dagli abitanti di Scanno.
Durante l’incontro è stato spiegato perchè le orse sono state radiocollarate e come avverranno le azioni di dissuasione.
Luciano Sammarone ha spiegato che a partire probabilmente da sabato cominceranno i turni dal tramonto all’alba. Le squadre coinvolte, se necessario un paio, altrimenti una, saranno composte da due guardiaparco e due forestali che hanno frequentato un apposito corso di addestramento l’anno scorso. Una persona sarà adetta alla telemetria, cioè a seguire gli spostamenti dell’animale tramite il segnale che arriva dal collare, due persone saranno addette alle azioni di dissuasione e una farà “il palo”. Dovrà cioè fare attenzione che fra i “dissuasori” e l’orso non si interponga nessuno.
Alla popolazione è stato spiegato che ora più di prima è importante non intralciare le operazioni creando capannelli o inseguendo gli orsi in qualsiasi modo. Se si avvista un orso si deve segnalarlo al 1515, ma anche allontanarsi e non disturbarlo in nessun modo, men che meno rincorrendolo.
Ogni azione che verrà ostacolata sarà un’occasione persa per la conservazione di questa sottopecie che conta ormai solo 40 individui.
Per il direttore del Parco Dario Febbo questi incontri sono fondamentali perchè le persone siano informate sull’operato del Parco e per far sì che possano essere coinvolte e possano collaborare allo sforzo per la conservazione del plantigrado.
Le operazioni, sia quelle che sono state necessarie per le catture, che quelle che avverranno nelle prossime settimane, hanno un congruo costo economico: i turni di notte sono infatti piuttosto costosi. “Ma sono soldi ben spesi perchè la conservazione dell’orso marsicano resta la priorità del Parco Nazionale d’Abruzzo.” ha dichiarato Febbo.
Ora c’è bisongo però della collaborazione di tutti: se vediamo un orso nei paesi, facciamo la segnalazione al 1515 e poi lasciamolo in pace. Quello che stiamo rischiando è l’estinzione della specie.
Ultimo upadate: 10 agosto 2012, ore 13,31
Ottima esaggia iniziativa dei vertici del PNALM affinche’ la cittadinanza sia informata correttamente e avere una maggiore consapevolezza del problema riducendo il rischio di farsi trascinare dalle parole dei pifferai di turno