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Parco dei Simbruini: accordo con i cacciatori per tutelare l’orso marsicano

L'iniziativa che si colloca nell'ambito del PATOM, il piano per la tutela del'orso marsicano è la prima che coinvolge finalmente anche i cacciatori nelle strategie di conservazione, a dimostrazione che è possibile che azioni di conservazione e attività venatoria coesistano per la gestione del patrimonio naturale nel nostro paese

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.11.2012

Sono stati ripetuti gli avvistamenti di orsi marsicano in provincia di Frosinone, nel Parco dei Monti Simbruini negli ultimi mesi. Perciò Regione Lazio, Parco e L’Azienda territoriale di Caccia di Frosinone stanno stipulando un accordo per collaborare alla conservazione degli orsi che dalla popolazione principale che vive nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo si sposta nell’areale periferico. L’orso marsicano è a grave rischio di estinzione, per questo le azione di conservazione che riguardano questo animale sono di altissima rilevanza.

“Il risultato raggiunto nella riunione di venerdì (scorso ndr.) rappresenta un importante passo avanti per la tutela dell’orso marsicano nelle aree esterne ai parchi” afferma il dott. Luigi Russo, responsabile regionale per il PATOM. «Infatti, soltanto con una gestione compatibile di queste aree e, soprattutto, delle aree di connessione fra le aree protette si potrà garantire la sopravvivenza dell’orso marsicano. Non dimentichiamo che quello che oggi è considerato “areale periferico” (aree ove l’orso è presente con continuità ma a bassissime densità) è la chiave di volta dell’espansione geografica della popolazione, e questa è una delle condizioni necessarie per ridurne il rischio di estinzione. Con il Presidente dell’ATC FR1 Vivoli siamo convinti che questo rappresenti il primo passo di una collaborazione che potrà portare importanti benefici alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità dei territori montani e potrà mostrare il ruolo centrale che i cacciatori possono svolgere a tal riguardo”.

La riunione di venerdì scorso ha dunque avviato una collaborazione fra le tre istituzioni che porterà ad un accordo. Al tavolo partecipano i cacciatori, l’Ente Parco e i tecnici delle Regione Lazio appartenenti alla “Rete regionale per il monitoraggio dell’orso bruno marsicano”.

“Già dai prossimi giorni,” si spiega in un comunicato “prima dello svolgimento delle battute di caccia al cinghiale, personale del Parco e cacciatori effettueranno dei sopralluoghi congiunti nelle aree di caccia alla ricerca di eventuali segni di presenza dell’orso.”

L’iniziativa che si colloca nell’ambito del PATOM, il piano per la tutela del’orso marsicano è la prima che coinvolge finalmente anche i cacciatori nelle strategie di conservazione, a dimostrazione che è possibile che azioni di conservazione e attività venatoria coesistano per la gestione del patrimonio naturale nel nostro paese.

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