Questo è quanto sostiene un nuovo studio condotto dai ricercatori della George Washington University School of Public Health and Health Services (SPHHS). La ricerca, pubblicata su Diabetes Care, ha scoperto che tre brevi passeggiate di 15 minuti al giorno sono efficaci nel ridurre i livelli di zucchero nel sangue nell’arco di 24 ore.
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“Questi risultati sono una buona notizia per le persone in età avanzata che possono non sentirsi capaci di impegnarsi in un’attività fisica quotidiana. Soprattutto perchè le brevi passeggiate possono essere combinate con l’esecuzione di commissioni o a passeggiate con il cane”, ha detto l’autore principale dello studio Loretta Di Pietro, presidente del Dipartimento SPHHS di Scienze Motorie. “Le contrazioni muscolari connesse con brevi passeggiate erano immediatamente efficaci per limitare gli innalzamenti di zucchero post-pasto nelle persone anziane,” conclude.
Se confermata da ulteriori ricerche, questa scoperta potrebbe portare ad una strategia preventiva economica per una condizione pre-diabetica che può con il tempo trasformarsi in diabete di tipo 2. Si stima che 79 milioni di americani abbiano una condizione di pre-diabete, ma la maggior di loro non sanno di essere a rischio. Altri studi hanno suggerito che la perdita di peso e l’esercizio fisico possono prevenire il diabete di tipo 2, ma questo è il primo studio che esamina la questione basandosi su brevi periodi di attività fisica.
DiPietro e colleghi hanno reclutato dieci persone dai 60 anni in su in buona salute, ma a rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Gli anziani possono essere particolarmente suscettibili ai disturbi nel controllo di zucchero nel sangue dopo i pasti a causa dell’insulino-resistenza nei muscoli e anche a causa di una secrezione di insulina lenta o bassa da parte del pancreas. Dopo il pasto la glicemia alta è un fattore di rischio chiave per la progressione da ridotta tolleranza al glucosio (pre-diabete) al diabete di tipo 2.
Il team ha osservato che il momento più efficace per andare a fare una passeggiata è dopo il pasto serale. L’aumento esagerato della glicemia dopo il pasto, che spesso è il più grande della giornata, dura fino a notte.
La maggior parte delle persone mangiano molto nel pomeriggio o cena, per poi fare un pisolino o guardare la televisione. “Questa è la cosa peggiore che si possa fare”, ha detto DiPietro. “Occorre digerire un po’ e poi uscire e muoversi”.
I risultati di questo studio necessitano però di conferme attraverso maggiori ricerche, osserva DiPietro. I dati emersi hanno un’ enorme importanza per la salute pubblica, in quanto offrono l’evidenza che piccole dosi di esercizio ripetuto più volte al giorno siano benefiche per controllare lo zucchero nel sangue nelle persone più in là con l’età.