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Curiosity, 7 minuti di terrore in cui potrà accadere di tutto

Scritto da Paolo Ferrante il 05.08.2012

Curiosity scende sul suolo marzianoDurante sette minuti drammatici,  Curiosity entrerà nell’atmosfera marziana, effettuerà a discesa col paracadute prima e coi retrorazzi poi e atterrerà sul suolo marziano. Al che tutti vorranno sapere: il rover a sopravvissuto? La Nasa avverte che potremmo restare col fiato sospeso un po’ più a lungo del previsto. C’è qualche possibilità, infatti, che il segnale radio con cui Curiosity chiamerà casa non riesca subito ad arrivare sulla Terra.

Durante la sua discesa attraverso l’atmosfera, Curiosity deve cambiare antenna ad ogni stadio della discesa, vale a dire la prima separazione dal razzo vettore in orbita, poi l’apertura del paracadute con la perdita dello scudo termico, e infine la discesa del rover attraverso un cavo d’acciaio sulla superficie.

Questi stadi saranno caratterizzati da una breve interruzione di segnale, ma solo per un breve periodo. Naturalmente non c’è nulla di cui preoccuparsi i nquei casi, è una semplice procedura già prevista dagli ingegneri della NASA.

Anche se il segnale è abbastanza potente, il canale di comunicazione diretto verso la Terra (quindi senza passare per il ponte radio satellitare) funzionerà solo durante la prima metà della discesa del rover. Questo perché come la Terra, Marte ruota su se stesso – e durante la discesa, Curiosity sparirà dalla vista dietro l’orizzonte di Marte.

Non avendo una linea diretta, il rover dovrà inviare messaggi alle due sonde della Nasa in orbita intorno a Marte, le quali si occuperanno di smistare i segnali verso la Terra.

Per la seconda metà della discesa di Curiosity, la sonda Mars Odyssey si troverà in una posizione ideale per fare da ponte radio tra il rover e la Terra. Per ascoltare al meglio il segnale di Curiosity, Odyssey dovrà ruotare su se stessa un ora prima dell’atterraggio previsto.

Sembra facile, ma gli ingegneri dovranno chiedere a Odyssey di eseguire una manovra che non è mai stata provata prima. “Funzionerà? Probabilmente. Ma non è una cosa sicura,” avverte la Nasa.

In ogni caso, non c’è comunque nessun rischio per il rover. Se Odyssey non dovesse ruotare correttamente, semplicemente perderemo l’ultima parte della discesa. Ancora una volta, significherà solo che dobbiamo aspettare più a lungo.

Odyssey potrebbe funzionare come sperato, ma ci sono ancora delle incognite. Se il rover atterrasse su un pendio più ripido del previsto? In tal caso, poiché Odyssey orbita abbastanza vicino al suolo marziano non riuscirebbe a captare il segnale, interrotto dal pendio.

Ma non basta. Anche se tutto andrà secondo i piani, Odyssey potrà captare i messaggi di Curiosity solo per poco tempo, in quanto orbita attorno a Marte molto velocemente. Rimarrà nella zona di atterraggio di Curiosity solo per 5 minuti o giù di lì.

Ma la Nasa ha un altro satellite che ruota attorno a Marte, il Mars Reconnaissance Orbiter. Il suo ruolo sarà quello di immagazzinare i dati e rispedirli sulla Terra qualche ora più tardi. Per decodificare i dati poi gli ingegneri poi impiegheranno diverse ore. Non proprio una diretta da Marte, insomma.

I tecnici hanno immaginato anche scenari (meno probabili ma comunque possibili) in cui il rover potrebbe atterrare perfettamente, ma potremmo non sentire segnali da Marte per più di tre giorni.

Insomma, la Nasa sta facendo di tutto per prepararci non solo al peggio – il rover potrebbe schiantarsi al suolo o esplodere durante l’entrata in atmosfera, una delle fasi più delicate. Ma non avere notizie da Curiosity non dovrà subito farci arrivare a conclusioni affrettate. Intanto la febbre sale, ad ormai 23 ore dall’arrivo su Marte.

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