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Italia, rapporto: sicuri alimenti infanzia, frutta e verdura

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 27.07.2010

ROMA, 27 luglio (Reuters) – Alimenti per l’infanzia e frutta e verdura in Italia sono sicuri. E’ quanto emerge dall’attività svolta da ministero della Salute e carabinieri del Nas in materia di sicurezza alimentare, i cui risultati sono stati presentati oggi dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini.

“Nel 2009 sono stati analizzati per la ricerca di residui di prodotti fitosanitari 5.573 campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio e vino e nel 99,2% i prodotti sono risultati sicuri”, ha sottolineato Martini citando i risultati del Rapporto annuale sui residui di fitofarmaci nella produzione agricola e ortofrutticola.

“Ciò significa che sono risultati irregolari solo lo 0,8% dei prodotti a fronte, invece, di una media europea di irregolarità pari al 3,5%. Frutta e verdura, grandi alleati della salute, in Italia sono sicuri”.

Inoltre, ha aggiunto il sottosegretario, “gli alimenti per l’infanzia (babyfood), che per il primo anno sono stati inclusi nei controlli, sono risultati conformi al 100% ai parametri stabiliti”.

Nel 2009 i veterinari e i medici del Servizio sanitario nazionale hanno effettuato nel complesso ispezioni in più di 470.000 strutture come macelli, stabilimenti di lavorazione delle carni, caseifici, pastifici, oleifici, bar, ristoranti, mense aziendali e scolastiche: “Sono state riscontrate delle irregolarità – ha spiegato Martini – nell’11,7% dei casi”.

Si tratta di un’attività che “testimonia la grande attenzione posta nel portare alla luce qualsiasi situazione di violazione delle regole vigenti che possa mettere a rischio la salute dei cittadini ed evidenzia l’efficacia del sistema di controllo”, ha proseguito il sottosegretario, sottolineando che “la tenuta del sistema di controllo si è evidenziata anche nel caso delle ‘mozzarelle blu’. I servizi regionali e delle Asl, in collaborazione con i carabinieri dei Nas, hanno proceduto tempestivamente, in via cautelativa, a sequestrare tutte le mozzarelle in commercio di provenienza dallo stabilimento tedesco produttore”.

“Posso affermare la mia soddisfazione per l’implementazione di un sistema di controllo veramente efficiente e capillare, la cui estensione inizia con la produzione primaria agricola e le importazioni e giunge fino alle fasi di vendita e somministrazione di alimenti. Non c’è un singolo passaggio della filiera che sfugga”.(fonte Reuters)

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