Creato per la prima volta da ricercatori in Oregon cellule staminali embrionali a partire dalle cellule di pelle umana. Queste cellule possono trasformarsi in qualunque altro tipo di cellula del corpo e potrebbero servire a sviluppare terapie per il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla, malattie cardiache e lesioni del midollo spinale. In Italia tale sperimentazioni non sono tuttavia possibili.
La ricerca è un grande passo avanti nella clonazione umana, che aveva seguito una battuta d’arresto dopo le difficoltà a clonare gli embrioni umani. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cell.
La tecnica ripercorre il metodo di clonazione della famosa pecora Dolly, ossia prendere il DNA di una cellula adulta e trasferirlo nell’ovulo svuotato dal suo DNA nuclare, ossia il suo patrimonio genetico . In questo caso il DNA mitocondriale rimane quello dell’ovulo che ospita il nuovo materiale nucleare.
“Poiché queste cellule riprogrammate possono essere generate con materiale genetico nucleare da un paziente, non vi è alcuna preoccupazione di rigetto del trapianto”, spiega il dottor Mitalipov. “Mentre c’è molto lavoro da fare per lo sviluppo di trattamenti con le cellule staminali sicure ed efficaci, crediamo che questo sia un passo avanti importante per sviluppare le cellule che potrebbero essere utilizzate nella medicina rigenerativa”.