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Solare: possibile accordo Cina-UE, ma ProSUN minaccia azione legale

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 29.07.2013

L’Europa e la Cina sembrano giunte ad un accordo dopo le lunghe trattative dei giorni scorsi riguardo al commercio dei moduli fotovoltaici. Il commissario al Commercio Karel De Gucht ha infatti fatto sapere che la Cina ha fatto un’offerta che sarà proposta al Consiglio. Ma i produttori di celle e moduli europei criticano l’offerta.

Servirà a sbloccare i dazi provvisori anti-dumping l’accordo Cina-UE che prevede di porre un limite la ribasso dei prezzi del fotovoltaico.

Fotovoltaico

Infatti il dumping cinese aveva già fortemente danneggiato il mercato europeo a causa dei prezzi estremamente concorrenziali, e questo aveva reso necessaria la creazione di dazi antidumping, che però venivano già seriamente criticati da chi subiva in Europa il rialzo dei prezzi imposti dalla Cina per fronteggiare i dazi.

Per questo nelle ultime settimane le contrattazioni sono state intense, ma Karel De Gucht dichiara: “Dopo settimane di intensi colloqui, posso dire oggi d’essere soddisfatto dell’offerta di un impegno sui prezzi presentata dagli esportatori di pannelli solari in Cina, così come previsto dalla normativa Ue sulla difesa commerciale. Questa è la soluzione amichevole che entrambi stavamo cercando.

“Abbiamo trovato una soluzione amichevole che si tradurrà in un nuovo equilibrio sul mercato dei pannelli solari ad un livello di prezzo sostenibile. Dopo aver sentito il comitato consultivo, composto da Stati membri, intendo presentare questa offerta all’approvazione della Commissione europea”, ha detto il commissario.

Ma secondo il Comitato IFI, che rappresenta il 90% dei produttori di fotovoltaico, l’UE ha ceduto ad una sorta di ricatto, facendosi “persuadere da spinte politiche di alcuni Paesi che ritenevano negative le conseguenze e le ritorsioni che la Cina avrebbe potuto mettere in atto e che, in alcuni casi, ha già avviato”. Così ha detto il presidente Cremonini che ha aggiunto, “Da oggi, ogni Paese “forte” che intenderà operare commercialmente in Europa saprà che c’è un Europa negozialmente più debole, che accetterà anche compromessi in aperta violazione delle proprie norme, principi, regolamenti”.

Anche ProSUN ha già dichiarato che avvierà un’azione legale contro l’accordo, perchè qualsiasi accordo su un prezzo minimo sarebbe imputabile presso la corte di giustizia europea.

Secondo Milan Nitzschke, presidente di ProSUN l’accordo è contro le leggi dell’Unione europea e la decisione rischia di far fallire le imprese del solare in Europa.

Secondo Nitzschke i valori minimi previsti nell’accordo rappresentano “un mercato garantito per la Cina e la carta bianca per vendere a prezzi di dumping. Una chiara violazione del diritto commerciale europeo. “

Secondo ProSun UE, anche gli attuali dazi provvisori di giugno-agosto erano una violazione contro la politica anti dumping e le imprese europee hanno già presentato una denuncia .

Anche ProSun concorda con IFI riguardo al fatto che l’episodio rappresenta un precedente pericoloso per qualsiasi altro comparto industriale europeo.

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