Orsi tra le nuvole Stefano Turconi
Il WWF è impegnato nella salvaguardia delle due popolazioni di orso nel nostro paese, quella nelle Alpi e quella negli Appennini ( orso bruno marsicano) attraverso il progetto europeo LIFE ARCTOS.
Per far consocere questo animale al grande pubblico il WWF ha realizzato una mostra esponendo le opere di 10 fumettisti italiani, portando l’orso “tra le nuvole” dei fumetti. Orsi tra le nuvole è infatti il titolo della mostra che è stata presentata oggi a Pescara e che sarà in esposizione dal 13 al 19 aprile nella sala espositiva del Comune di Teramo. Autori delle tavole son 10 fumettisti italiani Giacomo Bevilacqua, Bruno Bozzetto, Stefano Casini, Emanuele Di Dio, Carmine Di Giandomenico, Milo Manara, Corrado Mastantuono, Paolo Moisello, Davide Toffolo e Stefano Turconi. A questi si è aggiunto Marco Preziosi.
Ecco la gallery delle tavole che saranno esposte.
Attraverso i fumetti il WWF vuole raccontare la vita di questo grande animale minacciato di estinzione in entrambe le popolazioni a causa della difficile convivenza con l’uomo: sono 30-40 gli orsi sulle Alpi e 40-50 quelli sugli Appennini.
“Tra i fattori di minaccia” ricorda il WWF, “ci sono il bracconaggio, la frammentazione dell’habitat naturale e le occasioni di ‘incontro-scontro’ con l’uomo, che si verificano in particolare proprio durante la primavera quando l’orso, in cerca di cibo dopo il risveglio dal letargo, s’imbatte nelle sempre più estese attività zootecniche, come allevamenti e coltivazioni, che col tempo hanno letteralmente invaso il suo ambiente naturale e quindi le sue aree di caccia.
Il WWF Italia è da sempre impegnato per la salvaguardia delle nostre due popolazioni di Orso bruno, quella Alpina e quella sempre più rara Appenninica. Con la promozione di azioni di conservazione diretta, gestione di aree protette, interventi puntuali e concreti per cercare di superare i motivi di conflitto tra uomo ed orso (come l’uso e la distribuzione gratuita di recinti elettrificati a tutela delle colture di pregio, di apiari e degli allevamenti zootecnici), azioni per la salvaguardia delle aree naturali di pregio che lo ospitano, finanziamento di progetti di ricerca, acquisto di radio-collari per monitorare i movimenti degli esemplari a rischio, oltre che interventi per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare conoscere il vero orso e non quello che troppo facilmente viene dipinto come un animale pericoloso e aggressivo.
“Molto importanti sono le azioni di sensibilizzazione che il WWF conduce al fine di far conoscere le condizioni di questa specie ed i reali pericoli che essa corre”, dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia. “È per questo che abbiamo scelto di chiedere aiuto al mondo del fumetto. Il fumetto e l’illustrazione in generale, in quanto forme artistiche diffuse ed apprezzate, possono rappresentare un aiuto concreto in questa azione. E siamo molto soddisfatti dell’adesione che abbiamo avuto. I disegni sono bellissimi, alcuni divertenti, altri più realistici: tutti comunque hanno saputo cogliere l’emozione che un animale come l’Orso riesce a trasmettere”.
In queste ultime settimane con la primavera gli orsi cominciano ad essere sempre più attivi, questo è il momento in cui possono esserci occasioni di incontro e scontro tra questi animali e le attività zootecniche, ed è in questo momento che il WWF inizia nuovamente ad adoperarsi per fare sì che questo animale possa coesistere sempre più tranquillamente con l’uomo nei nostri boschi appenninici così come in quelli alpini.
“A partire dal mese di aprile – dichiara Massimiliano Rocco, Responsabile del Programma Specie, TRAFFIC & Foreste del WWF Italia – il WWF ricomincia ad accogliere le richieste di allevatori, apicoltori, agricoltori per la cessione a titolo gratuito di recinzioni elettrificate mobili, ma da quest’anno cominceremo anche a sistemare sperimentalmente recinzioni elettrificate fisse. Come stanno dimostrando i primi dati delle analisi promosse dal WWF Italia nell’ambito del LIFE sull’uso delle recinzioni elettrificate come strumento di prevenzione, i risultati sono più che incoraggianti e molti dei danni possono essere risolti con queste semplici misure di prevenzione e una più attenta e responsabile gestione dei nostri allevamenti”.
E se incontriamo un orso sui nostri passi? Ecco cosa ci dice di fare il WWF:
LUI:
L’orso non attacca se non è provocato
Se l’orso si alza in piedi e annusa è solo per valutare meglio la situazione, non per manifestare aggressività.
L’eventuale atteggiamento aggressivo o minaccioso ha lo scopo di intimidire e allontanare.
Raramente si possono verificare “falsi attacchi” che non portano a un reale contatto.
NOI:
– Se si avvista un orso a distanza è opportuno:
rimanere sul posto e godersi la vista senza cercare di avvicinarsi, magari per scattare delle foto.
– In caso di un incontro ravvicinato è opportuno:
far notare la propria presenza, parlando ad alta voce;
allontanarsi velocemente, senza correre, lasciando sempre una via di fuga all’orso.
Se l’orso manifesta un atteggiamento minaccioso, si suggerisce di mettere qualcosa davanti a sé, come lo zaino e allontanarsi senza correre.